martedì 16 marzo 2010

Perchè un corvo assomiglia ad una scrivania?

Titolo Originale: Alice in Wonderland
Regia: Tim Burton
Anno: 2010
Durata: 110'
Paese: USA

Interpreti:
  • Mia Wasikowska (Alice Kingsley)
  • Johnny Deep (Cappellaio Matto)
  • Helena Bonham Carter (Regina di Cuori)
  • Anne Hathaway (Regina Bianca)
  • Crispin Glover (Fante di cuori)


Trama: Alice Kingsleigh, oggi diciannovenne e da poco orfana di padre, partecipa ad una festa organizzata da madre e sorella per sottoporle una serie di pretendenti sgradevoli e snob. Mentre èin giardino, vede un coniglio bianco in panciotto e con un orologio da taschino che inizia ad inseguire, giù per la sua tana. Finisce nel Paese delle Meraviglie, un luogo che aveva visitato dieci anni prima ma del quale non ricorda nulla, dove ritrova gli amici di allora, compreso il Cappellaio Matto, che le chiedono aiuto contro la Regina Rossa - che ha sostituito la Regina Bianca, sua sorella, al potere - e il Jabberwock. Alice pare esser l'unica infatti a potersi opporre a questo terribile dragone che terrorizza tutti...


Nell'ultimo numero di Ciak, Valter Veltroni scriveva: "...e adesso sta per arrivare Alice. Tim Burton più Lewis Carroll, cosa si può volere di più?"
Ebbene dopo la visione, posso rispondere: "Si poteva e doveva fare di più?". L'impressione è stata di un Tim Burton frenato ritrovatosi a girare un film di matrice Disney e quindi incentrato più all'incasso che alla fantasia. Qua e là qualcosa del tocco dark del regista si nota (le teste mozzate dalla regina di cuori, compresa quella del re, nel fossato del castello) ma è troppo poco. Anche la storia si rivela fin troppo semplicistica e poco appassionante, mentre lo scontro finale con il Ciciarampa, deve molto al "Signore degli Anelli". Insomma la delusione e l'amarezza regnano anche se non me la sento di bocciarlo del tutto. Alla fine il film si lascia guardare, ma l'amaro in bocca è vivo e non vi verrà voglia di rivederlo all'infinito.
Riguardo al reparto attoriale, degni di citazione sono l'esordiente Mia Wasikowska e la sorprendente (per me...) Anne Hathaway che, dopo "Rachel sta per sposarsi", conferma le sue doti attoriali e la varietà di caratterizzazioni. La sua Regina Bianca si fa amare fin da subito ed, insieme allo stregatto, è la cosa migliore del lungometraggio.
Quanto a Johnny Deep, mi è apparso svogliato e macchiettista, rifacendo a più riprese sia il Willy Wonka de "La fabbrica di cioccolato", sia Sweeney Todd, solo con un trucco diverso. Helena Bonham Carter è una regina di cuori dai pochi sussulti, mentre il Fante di cuori di Crispin Glover, è altamente dimenticabile.
Ultima annotazione, il film l'ho visto senza il 3d ma non penso che cambi molto anzi, penso di aver risparmiato soldi...


La Frase: La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!

Il film è:

Voti:
35mm: 3,5 / 5
Cinematografo: 3 / 5
IMDB: 7
MyMovies: 2,65
Gli Spietati: 4,75
CinemaDelSilenzio: 6,5
FIlmTV: 4 / 5
Cinema.it: 3 / 5
MIO: 5,5

lunedì 8 marzo 2010

Chi è 67?

Titolo Originale: Shutter Island
Titolo Italiano: id.
Regia: Martin Scorsese
Anno: 2009
Paese: USA
Durata: 138'
Interpreti:
  • Leonardo DiCaprio (Teddy Daniels)
  • Mark Ruffalo (Chuck Aule)
  • Ben Kingsley (Dott. John Cawley
  • Emily Mortimer (Rachel Solando)
  • Michelle Williams (Dolores Chanal)
  • Max Von Sydow (Dott. Jeremiah Naehring


Trama: Nell'autunno del 1954 gli agenti federali Teddy Daniels e Chuck Aule vengono inviati a Shutter Island, al largo di Boston, in un ospedale psichiatrico nel quale sono detenuti numerosi criminali psicopatici. I due agenti sono incaricati di trovare Rachel Solando, una pericolosissima detenuta condannata per omicidio e misteriosamente scomparsa, ma un uragano si abbatte sull'isola complicando la situazione. Scopriranno che la donna, colpevole di aver ucciso i suoi tre figli, era da anni sotto le cure del direttore dell'ospedale, il dottor Cawley, che, con i suoi esperimenti sulla psiche umana, ha trasformato quel luogo in una prigione dell'orrore. Teddy capirà ben presto che Shutter Island nasconde i delitti più spaventosi e risveglia i fantasmi che il passato aveva cercato di rimuovere.


E' un film di Martin Scorsese, è un thriller teso, ci sono delle sequenze oniriche che valgono da sole il prezzo del biglietto, c'è un DiCaprio M-A-E-S-T-O-S-O, cosa volete di più?? E si fottano i recensori che valutano il film secondo il canone "Se non è un capolavoro fa schifo" e poi elogiano a tutto spiano "Avatar", un film se è bello è bello punto, non si può valutarlo in base a tutti gli altri girati in precedenza. Ogni lungometraggio è una storia a sé.

La frase: Chi è 67?
Il film è:

Voti:
35mm: 3,5 / 5
Cinema.it: 3 / 5
Gli Spietati: 7,1
CinemaDelSilenzio: 7,5
Cinematografo: 4 / 5
IMDB: 8,2
FilmTV: 3 / 5
MyMovies: 2,98 / 5
Mio: 8

mercoledì 3 marzo 2010

Amabile film?

Titolo Originale: The Lovely Bones
Titolo Italiano: Amabili Resti
Regia: Peter Jackson
Anno: 2009
Paese: USA/UK/Nuova Zelanda
Durata: 139'
Interpreti:
  • Saoirse Ronan (Susie Salmon)
  • Rachel Weisz (Abigail Salmon)
  • Mark Wahlberg (Jack Salmon)
  • Rose McIver (Lindsey Salmon)
  • Stanley Tucci (George Harvey)
  • Susan Sarandon (Nonna Lynn)
  • Amanda Michalka (Clarissa)
  • Reece Ritchie (Ray Singh)


Trama: Siamo nel 1973, Susie Salmon, una quattordicenne, viene violentata e uccisa brutalmente da un balordo, George Harvey, che presto si scoprirà essere un assassino seriale di ragazzine e donne e non uno sbandato qualunque.
Poco dopo l'omicidio, Susie giunge in Paradiso, da dove ha la possibilità di seguire le vite della famiglia, degli amici e anche del suo assassino, in procinto di uccidere nuovamente, visto l'insuccesso avuto dalla giustizia nel catturarlo. Purtroppo, la giovane non può interagire direttamente con i propri cari, desidera tornare a vivere quel fato che le è stato portato via e vendicarsi del suo aguzzino, ma imparando anche a conoscerlo.


Il film è stato un po bistrattato, ma secondo me non è così male. E' logico quando si va a toccare dei libri con schiere di fan non è mai facile, e comunque Peter Jackson non è certo nuovo a critiche del genere. Io il libro l'ho letto e penso che le scelte ed i tagli effettuati in fase di sceneggiatura sono apprezzabili. Mi sarei aspettato un finale alternativo in quanto il libro è quanto mai sbrigativo e deludente, ma purtroppo è stato reso pari pari al testo di Alice Sebold.
Il cielo creato da Jackson è molto bello e soprattutto, efficace. Le pecche riguardanti la freddezza dello sviluppo del mondo reale è dovuto anche alle mancanze degli attori, in particolar modo Mark Wahlberg, veramente nullo sia espressivamente che emotivamente. Rachel Weisz se la cava ma poteva dare di più.
Meno male che ci sono Saoirse Ronan e Stanley Tucci, veri e propri mattatori, tutti e due bravissimi. Il resto è nella norma, con la nonna Sarandon a ricoprire il versante "leggero" (scelta non del tutto condivisibile visto il ruolo importante che ha nel libro).
Da ricordare la scena della morta di Susie Salmon (specialmente la scena della vasca, veramente da brividi) e dell'incursione della sorella Lindsey a casa di George Harvey.
Insomma alla fine merita di essere visto? Secondo me sì.


La frase: Questi erano gli amabili resti, cresciuti intorno alla mia assenza. I legami, a volte esili, a volte stretti a caro prezzo, ma spesso meravigliosi. Nati dopo che me n'ero andata, e cominciai a vedere le cose in un modo che mi lasciava concepire il mondo senza di me... (Susie Salmon)

Il film è:

Voti: 
35mm: 3 / 5 
Cinema.it: 3,5 / 5 
CinemaDelSilenzio: 6 
IlCinematografo: 3 / 5
IMDB: 6,7
FilmTV: 4 / 5
MyMovies: 2,7 / 5
GliSpietati: 6,20
Mio: 6,5

lunedì 1 marzo 2010

In un bicchiere d'acqua

Io alle volte non riesco proprio a capire l'ego incondizionato delle persone. Non parlo di chi sta seduto sulle poltrone dei piani alti, ma parlo della gente di ogni giorno, di coloro che dovresti ritenere "normali" e che, invece, nel loro piccolo riescono a perdersi in un bicchiere d'acqua.
Ieri mattina, dopo aver preso il mio caffè domenicale nel bar della piazza, mi stavo avviando verso casa quando vengo fermato dal presidente della squadra di calcio.
PREMESSA: il 20 marzo ci sarà la cena annuale dei Donatori di sangue, e, oltre agli inviti a tutti i soci donatori, abbiamo inviato le lettere anche alle "autorità" ed a tutte le associazioni del paese.
Insomma come vi dicevo il presidente mi ha fermato e mi ha chiesto: "Guarda che mi è arrivato l'invito ma mi dovresti fare un'altra lettera perché l'intestazione è errata, non siamo più una polisportiva, siamo una A.S.D.".
Il tono era alquanto altezzoso e fastidioso, al che ho replicato: "Prova a sentire il presidente visto che le lettere ce le ha lui", "Con il presidente ci parlo lo stretto indispensabile. Mi ha risposto che non ha ricevuto alcuna comunicazione su il cambio del nome per cui non stampa un altro invito".
Dopo un attimo di incredulità ho lasciato perdere perché parlare con chi non ha una logica semplice e ben articolata non ha senso.

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