Titolo Originale: Incendies
Titolo Italiano: La donna che canta
Regia: Denis Villeneuve
Anno: 2009
Durata: 130'
Interpreti:
- Lubna Azabal (Nawal Marwan)
- Mélissa Désormeaux-Poulin (Jeanne Marwan)
- Maxim Gaudette (Simon Marwan)
- Rémy Girard (Jean Lebel)
- Abdelghafour Elaaziz (Abou Tarek)
Trama: Quando il notaio Lebel, legge a Jeanne e Simon Marwan il testamento della loro madre Nawal, i gemelli restano scioccati nel vedersi porgere due buste, una destinata ad un padre che credevano morto e l'altra ad un fratello di cui ignoravano l'esistenza. Jeanne vede in questo lascito enigmatico, la chiave del silenzio di Nawal, chiusa in un mutismo inesplicabile durante le ultime settimane precedenti la sua morte. Decide di partire subito per il Medio Oriente per riesumare il passato di questa famiglia di cui non sa quasi nulla. Simon, per quanto lo riguarda, non ha bisogno dei capricci postumi di quella madre che è sempre stata lontana e avara di affetto, ma il suo amore per la sorella lo spingerà presto a unirsi a Jeanne per setacciare insieme la terra dei loro antenati sulle tracce di una Nawal ben lontana dalla madre che conoscevano. Spalleggiati dal notaio Lebel, i gemelli risalgono il filo della storia di colei che ha dato loro la vita, scoprendo un destino tragico marchiato a fuoco dalla guerra e dall'odio e il coraggio di una donna eccezionale.
Non è facile per me parlare di questo film in quanto, avendolo visto a Parigi ed in lingua originale (francese, che non padroneggio del tutto, più arabo sottotitolato), non mi ha permesso di seguire tutti i dialoghi. Quelli fondamentali di Jeanne durante il suo viaggio in Medio-Oriente li ho seguiti tutti, manca qualche passaggio del fratello a colloquio con il notaio ma a grandi linee, capendo lo sviluppo del racconto, ho intuito il resto.
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Diciamo subito "Incendies" è un film bellissimo e duro capaci di immagini e sequenze forti ma doverose, un lungometraggio potente che difficilmente si potrà dimenticare. Le violenze, sia fisiche che psicologiche, a cui è sottoposta la protagonista, sono inequivocabili ma il regista sceglie quasi sempre il fuori campo e si sa che l'immaginazione è ben più evocativa di un'immagine reale.
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Tra violenze ed orrori i muri di omertà cadranno scoprendo un segreto tragico con l'arrivo di Simon convintosi dell'impossibilità di sottrarsi a tale destino di conoscenza.
Il film è stato presentato alla settima edizione delle Giornate degli autori a Venezia e poi a Toronto, ed è stato candidato agli oscar come Miglior Film Straniero (sapendo che noi abbiamo scelto il film di Virzì...).
Nota di demerito che toglie un pò di punti al film, il grossolano errore delle date. Nawal è nata nel 1949, dà alla nascita il primo figlio nel 1970. Se muore nel 2009 e i figli avranno al massimo 25 anni....
Il film è: Quasi Capolavoro.
Voti:
CinemaDelSilenzio: 7,75
Cinematografo: 4 / 5
Gli Spietati: 8
35mm: 3,5 / 5
IMDB: 8,3
MoviePlayer: 7,8
MyMovies: 2,83 / 5
MIO: 8
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