venerdì 25 settembre 2009
L'ONU sanziona Israele?
E' notizia di lunedì che, una commissione d'inchiesta dell'ONU, ha redatto un indagine estremamente dettagliata sui bombardamenti perpetrati da Israele sulla Striscia di Gaza lo scorso inverno. I risultati di tale ricerca hanno portato alla raccolta di prove inconfutabili contro il governo e le massime cariche militari israeliane; prove che potrebbero portare all'incriminazione dei leader politici Olmert, Livni, Barak, Ashkenazi e dei comandanti che guidarono l'attacco.
Naturalmente la notizia non è stata ripresa dai nostri telegiornali (o almeno non me ne sono accorto...). Logico è che, se fosse stata redatta un'inchiesta contro i palestinesi allora sì...
Come da copione la reazione israeliana è stata dura con la "solita" accusa di antisemitismo che stavolta rischia di cadere nel vuoto. Il perché? Presto detto: a presiedere la commissione ONU, è stato un giudice americano fervente sionista, il sudafricano Richard Goldstein non nuovo a queste inchieste. In passato aveva presieduto anche nelle indagini in Ruanda, Darfur ed ex-Jugoslavia, insomma più ferrato di così....
Ma tutto ciò non basta quando ad essere attaccata è la "civilissima" Israele. Goldstein ha prontamente replicato e difeso il proprio operato sulle colonne del New York Times, da cui ha lanciato un appello di cooperazione ad Israele, Hamas ed hai governi planetari. Goldstein si è rammaricato per la mancata cooperazione di Israele reo di aver ostacolato i lavori della commissione. Sono certo che questi appelli cadranno come sempre nell'oblio.
E l'America che fa? Da buon alleato all'inizio ha temporeggiato ma, alla fine, anche l'amministrazione di Obama ha ceduto alle pressioni sioniste giudicando i lavori della commissione TROPPO FAZIOSI verso Israele. A parte il fatto che non si capisce bene cosa intendano visti i presupposti elencati sopra, c'è da sottolineare che la figlia di Goldstein, intervistata da una emittente radiofonica israeliana, ha sottolineato come la presenza di suo padre abbia "addolcito di molto le conclusioni". Chissà, il fatto che qualche commentatore israeliano abbia chiesto provocatoriamente se Obama permetterà a Goldstein di indagare in Afghanistan e Iraq, non permette sonni tranquilliagli imperialisti... Insomma se neanche le accuse comprovate di crimini di guerra non bastano....
Comunque sembrerebbe che non sia finita qui, e che anche l'ambiguo programma nucleare israeliano sia sotto esame. L'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica), pressata fortemente riguardo al programma nucleare iraniano ha cominciato ad affrontare il problema. Insomma sembra che la forte corazza israeliana cominci ad avere della falle, sarà curioso vedere come si porrà l'America nel caso in cui le accuse prendano corpo.
lunedì 21 settembre 2009
Il mio vicino Totoro
Titolo originale: Tonari no Totoro
Regia : Hayao Miyazaki
Durata : 86’
Origine : Giappone
Anno: 1998
Trama: Per stare il più vicino possibile all'ospedale dove è ricoverata la madre, due sorelline, Mei e Satsuki, ed il loro papà, si trasferiscono in una casa di campagna. Una leggenda dice che il bosco che si trova dietro la casa dove si sono appena trasferite, sia abitato da strane creature... Quando le due bambine vedranno con i loro occhi i Totoro, questo è il nome delle creature, grosse palle di pelo, scopriranno un mondo magico e vivranno dei momenti indimenticabili insieme ai loro nuovi "amici"...
Se avete nostalgia dei cari vecchi cartoni animati in 2d (gli ultimi sono belli ma ancora lontani dalla poetica del disegno a mano), non potete perdervi questo film. Hayao Miyazaki è l'autore dello storico "Conan il ragazzo del futuro", e fin dalle prime tavolozze se ne riconosce la mano. I suoi colori brillanti e la sua mano è pura poesia come tutto il film. Non si può rimanere indifferenti di fronte ai personaggi che animano gli 86 minuti di visione. A partire dalle due sorelline Satsuki e Mei fino ad arrivare al mitico Totoro, spirito buono che può essere visto solo dai bambini e che gli umani percepiscono solo come il passaggio del vento, e il simpatico Gattobus su cui, ne sono certo, anche qualche adulto ci farebbe ben più di un giretto...
Per chi non lo sapesse, Miyazaki ha vinto l'oscar nel 2002 con "La città incantata" altro splendido film d'animazione da recuperare per chi se lo fosse perso. Il suo è cinema allo stato puro in cui la semplicità la fa da padrone, ma questo non vuol dire che i suoi personaggi manchino di profondità ed accuratezza, tutt'altro.
La scena dell'attesa dell'autobus sotto la pioggia, vale da sola il prezzo del biglietto sia per la simpatia che suscita, che per la tenerezza con Totoro impegnato a divertirsi e giocare con le gocce di pioggia che cadono sull'ombrello.
Insomma secondo me è un film da non perdere (specialmente per chi ha dei bambini...).
Voti:
MyMovies: 3,8 / 5
Gli Spietati: 7,5
FilmTV: 5 / 5
Il Cinematografo: 3 / 5
Cinema.it: 4 / 5
35mm: 4 / 5
CinemaDelSilenzio: 6,5
MIO: 8
Etichette:
Animazione,
Film,
Giappone,
Miyazaki,
Recensioni
mercoledì 9 settembre 2009
Berlino capitale europea?
Da dove iniziare? Potrei cominciare parlandovi dello splendido castello di Charlottenbourg o dell'immenso parco di Sanssouci (per la cronaca non ci fanno la birra...), ma vorrei prima raccontarvi della sensazione lasciatami da Berlino, una città che sembra aver lasciato alle spalle le giornate buie del nazismo (o perlomeno sono ben nascoste), una città deditamente aperta ad ogni orizzonte pronta a rinnovarsi e stare al passo con i tempi. Una città che da ampio spazio ai vari respiri multirazziali senza razzismi od ossessioni provocate dall'incubo dell'immigrato. E' logico, parlo da osservatore e non ho le armi per confermare le mie sensazioni ma ripeto, tra tutte le città europee, Berlino è quella che più di tutte mi ha trasmesso la sensazione di multiculturalità razziale. Il primo giorno da girovago è stato divertente osservare e fotografare dei bambini, di chiare origini musulmane, divertirsi nella fontana a spruzzi presente in Alexander Platz sotto la torre della televisione (potete vedere le foto su flickr).
A questo punto passiamo al resoconto turistico. Come anticipato dal post precedente, i 5 giorni di visita non sono bastati a visitare con la dovuta perizia tutti gli angoli della città tedesca dovendo saltare completamente i musei e parte della periferia. Analizzando bene la situazione, ho dedotto fin da subito che la cosa migliore fosse partire dal castello di Charlottenburg e la periferia per poi avvicinarsi gradualmente al centro. Così cominciamo con il:
Castello di Charlottenburg
E' il più grande palazzo storico berlinese ad aver resistito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Fu commissionato dalla moglie di Federico III di Brandeburgo, Sophie Charlotte. Costruito in stile barocco, venne inizialmente concepito come residenza estiva dei regnanti. Armatevi di audio-guida perché ce ne sono di stanze da vedere... e poi c'è un "ampio" giardino. Gli amanti delle porcellane saranno più che contenti viste le quantità industriali presenti. C'è una stanza completamente dedicata ad esse compresa un piccolo museo situato nel giardino (il Belvedere). Diciamo che la visita vi porterà via almeno tutta la mattinata e, se non volete camminare troppo, potrete sempre usare la bicicletta, ammesso che l'abbiate noleggiata. :-)
Comunque se pensate che questo giardino sia grande dovreste vedere il parco di Sanssouci..... DEVASTANTE. Il problema è che, memore del Charlottenburg, il giorno dopo recandomi nella periferia (Postdam) ho noleggiato una bicicletta, e, oltre a beccarmi un pò di pioggia, ho scoperto con orrore che il parco era visitabile SOLO A PIEDI...
Sanssouci
Insomma armato di santa pazienza ho varcato le soglie del parco guardando con fare supplicante il cielo e pregando che non piovesse più (questo anche se ero provvisto di ombrellino e impermeabile.
E' considerato la Versailles tedesca, e venne progettato tra il 1745 ed il 1747 come residenza estiva e di riposo per Federico il grande. Lo stile rimanda ancora all'influenza del rococò. Nel parco vi troverete:
1) il Charlottenhof Palace;
2) il Palazzo Sanssouci;
3) il Palazzo del Belvedere;
4) la Casa Cinese (giusto per prendere il tè);
5) la Chiesa della Pace;
6) lo storico Mulino a Vento;
7) il Nuovo Palazzo (con una stanza formata da 200.000 conchiglie e più di 20.000 minerali);
8) il castello dell'Aranciera;
9) la Pinacoteca.
10) i Bagni Romani;
11) il Tempio dell'amicizia.
Non so, vi basta per una giornata? Mah considerando che ero a piedi, che ha anche piovuto a tratti, direi che aver visto almeno la metà è già tanto.....
Iscriviti a:
Post (Atom)