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venerdì 6 maggio 2011

Source Code


Titolo Originale: Source Code
Titolo Italiano: Id.
Regia: Duncan Jones Duncan Jones
Durata: 93'
Anno: 2010
Interpreti:


Trama: Il Capitano Colter Stevens è costretto, suo malgrado, a rivivere gli ultimi otto minuti di vita del passeggero di un treno che esploderà. Si risveglia all'improvviso senza sapere dov'è. Di fronte a lui c'è Christina che gli sorride, ma lui non ha la più pallida idea di chi sia. In uno specchio vede il volto di un altro uomo e in tasca ha la carta d'identità di un tranquillo insegnante di scuola. Nel frattempo una donna in uniforme gli impartisce ordini da un monitor. A sua insaputa è impegnato in una missione militare ad alto rischio per scoprire il colpevole di un attentato che poche ore prima ha fatto migliaia di vittime. Poche ore prima, appunto... Colter è dentro il programma top-secret Source Code che gli permette di andare indietro nel tempo, per evitare il disastro. Ma ogni volta ha solo pochi minuti per raccogliere stralci di prove. Solo 8 minuti...


Con "Moon" si è tolto fin da subito l'etichetta de "il figlio di David Bowie", ora, pur con qualche riserva, conferma il talento espresso all'esordio. Duncan Jones confeziona un thriller ben costruito avvalendosi dell'ottima interpretazione di Jake Gyllenhall vero motore trainante. Il suo capitano Colter Stevens, è un marines d'assalto in missione nel tempo tramite il programma Source Code, il quale lo catapulta indietro nel tempo permettendogli di rivivere gli ultimi 8 minuti prima di un attentato avvenuto su un treno diretto a Chicago. Il suo compito è quello di trovare la bomba e, soprattutto, chi l'ha innescata in modo da evitare futuri attentati programmati nella città.
Gli otto minuti iniziale ci permettono di entrare subito nel clima, ma basta poco per capire che non tutto torna nella vicenda. Un alone di mistero cala sul personaggio principale: come c'è finito in questo programma? Perché? Chi è in realtà?
A coadiuvare i suoi salti temporali ci sono l'ufficiale Goodwin (la sempre splendida Vera Farmiga) e il capo progetto, il dottor Rutledge (Jeffrey Wright).
Tra continui salti temporali e un crescendo costante, Duncan Jones riesce a reinventare ogni viaggio senza annoiare, introducendo sempre un elemento nuovo e stimolante.
Peccato che il regista, dopo una corsa frenetica, cada proprio nel finale stucchevole e in contro tendenza alla qualità del film (finale imposto?). Peccato perché toglie carisma e punti. introducendo anche particolari incongruenti (il contatto mail di Goodwin da dove proviene?). Sarebbe bastato chiudere sul fermo immagine collettivo per assumere ben altro valore.
Da segnalare il sempre splendido e dolce sorriso di Michelle Monaghan.


La frase: "Se avessi meno di un minuto da vivere cosa faresti?"



Il film è:

VOTI:
35mm: 4 / 5
Cinematografo: 3 / 5
FilmScoop: 7,4
FilmTV: 4 / 5
IMDB: 7,8
MoviePlayer: 8,1
MyMovies: 3,77 / 5
Spietati: 6,6
MIO: 7

giovedì 24 giugno 2010

Moon


Titolo Originale: Moon
Titolo Italiano: Id.
Regia: Duncan Jones
Anno: 2009
Durata: 97'
Interpreti:
  • Sam Rocwell (Sam Bell)
  • Kevin Spacey (la voce di Gerty)


Trama: Sul lato oscuro della luna, il solitario contratto triennale di Sam Bell con la Lunar Industries è agli sgoccioli. Ma accade qualcosa di inspiegabile...


Per Sam Bell sono iniziate le ultime 2 settimane di lavoro potendo ritornare finalmente dalla sua famiglie. Tre anni sono passati dalla sua partenza per la luna, tre anni vissuti con Gerty, un computer creato a sua difesa e controllo vitale. Il suo compito, quello di raccogliere l'Elio3 sostanza indispensabile per la sopravvivenza energetica della terra. Tutto sembra procedere per il meglio nonostante la stanchezza gli provochi qualche allucinazione. Da una di queste ne scaturisce un incidente e per l'astronauta il risveglio riserverà inquietanti sorprese.
Che dire dell'esordio alla regia del figlio di David Bowie? Sicuramente sorprendente. Il 38enne regista riesce a girare un film intelligente ed inquietante con pochi mezzi (5 milioni di budget) e tanto intelletto. Strizzando l'occhio più a Tarkovskij che Kubrick, Duncan Jones ci accompagna nell'abisso claustrofobico e mentale in cui cada il protagonista, un abisso fatto di solitudine e di un oppressione derivante dalla routine quotidiana: sveglia alle 6, ginnastica, doccia, rapporto giornaliero sulla raccolta, ritiro ed invio delle capsule di Elio3 sulla terra. A complicare la convivenza con il nulla e Gerty, il guasto al collegamento con la terra che lo costringe a registrare e visionare messaggi, senza un filo diretto fatto di botta e risposta.
L'atmosfera che si crea fa presagire ad un qualcosa che sta per accadere, si rimane in attesa dell'imprevisto che spezzi la "monotonia"; accadimento che arriva virando il film dal thriller allo psicologico ed intimista. Grazie ad un'ottima prova attoriale di Sam Rockwell, seguiamo le fasi che portano allo sviluppo della verità che si cela nel "doppio" Sam e sulla reale attività all'interno e fuori della base spaziale.
A coronare quello che si può definire un gioiellino di fantascienza pura (di quella vera e non alla spara e fuggi di Spielberg e Bay), le musiche ipnotiche di Clint Mansell, da molti considerato uno dei migliori creatori di colonne sonore. Gli amanti della fantascienza psicologica lo ameranno, mentre chi ama l'azione tutto effetti speciali, si astengano, non capirebbero.


La frase: Gerty: I hope life on earth is everything you remember it to be.
Il film è:

Voti:
35mm: 3,5 / 5
IMDB: 8
MyMovies: 3,87 / 5
FilmTV: 4 / 5
IlCinematografo: 4 / 5
Cinema del Silenzio: 7
Cinema.it: 3 / 5
MIO: 7

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