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martedì 23 novembre 2010
martedì 24 agosto 2010
Un viaggio nel cuore
Ci sono viaggi divertenti, culturali, avventurosi, si possono fare in compagnia o in solitudine. Ognuno di essi lascia una traccia dentro di te, un ricordo, un particolare, un sorriso, uno sguardo.
Ogni viaggio è una scoperta, una gioia da assaporare fino in fondo. Ma nessuno di questi per quanto possano essere belli, esaltanti o indimenticabili, nessuno potrà lasciarti un solco profondo e indelebile quanto un viaggio solidale legato al volontariato.
Per chi possa essere interessato ad approfondire un'esperienza di questo genere, vi scrivo l'indirizzo internet dell'Associazione con cui ho partecipato al viaggio: www.ritmiafricani.org
Saluti.
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giovedì 21 gennaio 2010
Hai...uto
Riporto dal sito di "Medici senza Frontiere", quello che giornali e telegiornali non dicono.
Feriti in disperato bisogno di cure mediche d’emergenza stanno morendo a causa dei ritardi nell’arrivo delle forniture mediche.
20/01/2010
Port-au-Prince - A un aereo-cargo di Medici Senza Frontiere (MSF) con 12 tonnellate di equipaggiamenti medici, tra cui farmaci, kit chirurgici e due apparecchiature per la dialisi, è stato negato per ben tre volte il permesso di atterrare all’aeroporto di Port-au-Prince da domenica notte nonostante le ripetute garanzie. Il contenuto di questo cargo di 12 tonnellate costituiva la seconda tranche del precedente cargo di 40 tonnellate a cui era stato impedito di atterrare domenica mattina. Dal 14 gennaio, cinque voli umanitari di MSF sono stati dirottati dall’aeroporto di Port-au-Prince verso la Repubblica Dominicana. Questi aerei cargo trasportavano 85 tonnellate di materiale medico e beni di prima necessità.
“Cinque nostri pazienti sono morti nell’ospedale che abbiamo allestito a Martissant per la mancanza del materiale medico-chirurgo che era contenuto nel cargo a cui è stato impedito di atterrare”, dichiara Loris de Filippi, coordinatore di MSF per l’emergenza a Haiti. “Non ho mai visto nulla di simile. Ogni volta che esco dalla sala operatoria vedo decine di feriti chiedere disperatamente di essere operate. Oggi ci sono 12 persone che hanno bisogno di interventi chirurgici di amputazione salvavita nell’ospedale di Choscal (nella bidonville di Cité Soleil, Port-au-Prince). Abbiamo terminato alcune apparecchiature chirurgiche necessarie per le amputazioni e siamo stati costretti a comprare una sega al mercato per continuare le amputazioni. Ce la stiamo mettendo tutta per correre contro il tempo”.
Più di 500 persone che avevano urgente bisogno di interventi chirurgici sono state trasferite dal quartiere di Martissant all’ospedale di Choscal, dove i team di MSF hanno effettuato più di 230 interventi chirurgici da giovedì. I team di MSF sono operativi dalle prime ore dal terremoto e questi aerei cargo sono vitali per continuare a fornire cure salvavita alle centinaia di vittime del disastro. In cinque diverse località di Port-au-Prince, MSF ha già curato più di 3000 persone e effettuato oltre 400 interventi chirurgici.
“È come lavorare in guerra”, afferma Rosa Crestani, coordinatrice medica di MSF all’ospedale di Choscal. “Non abbiamo più morfina per alleviare il dolore dei pazienti. Non possiamo accettare che ai nostri aerei che trasportano kit medici d’emergenza, kit chirurgici necessari a salvare vite umane, continui a essere negato il permesso di atterrare e vengano dirottati altrove mentre i nostri pazienti stanno morendo. In questo momento la priorità deve essere data alle forniture mediche che stanno giungendo nel paese”.
Molti dei pazienti che sono stati estratti dalle macerie sono ad alto rischio di morte per setticemia e per le conseguenze della sindrome da schiacciamento, una condizione in cui i muscoli danneggiati o schiacciati dalle macerie rilasciano tossine nel sangue che vanno a danneggiare i reni e possono causare la morte per insufficienza renale. Le apparecchiature per la dialisi sono fondamentali per tenere in vita i pazienti in queste condizioni.
Altri due aerei con 26 operatori umanitari di MSF sono stati dirottati verso la Repubblica Dominicana. A oggi MSF è riuscita a far atterrare a Port-au-Prince cinque aerei cargo con 135 tonnellate di forniture mediche. Altri aerei con 195 tonnellate di materiale sanitario devono assolutamente atterrare nei prossimi giorni per permettere a MSF di continuare e incrementare le proprie attività di soccorso medico ad Haiti.
Più di 700 operatori di MSF stanno lavorando per fornire assistenza medica d’emergenza ai sopravvissuti del terremoto a Port-au-Prince e nelle zone limitrofe. I team di MSF stanno lavorando nell’ospedale di Choscal (a Cité Soleil), nel centro medico di Martissant, nei pressi dell’ospedale Trinité, nell’ospedale Carrefour, nell’ospedale a Jacmel e stanno allestendo un ospedale gonfiabile con 100 posti-letto nel quartiere di Delmas. Altre équipe di MSF stanno conducendo missioni esplorative in alte località fuori da Port-au-Prince.
Se dovete donare soldi, NON FATELO AGLI SPECULATORI dall' SMS facile, donatelo a chi VERAMENTE lo utilizza: www.medicisenzafrontiere.it
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Dati e risultati dell’intervento di MSF a Haiti
Aggiornamento del 20 gennaio
Vittime curate: oltre 5mila
Interventi chirurgici: oltre 900
Patologie più diffuse: politraumi, fratture, ustioni, ferite alla testa, gangrene (che richiedono amputazioni), sindrome da schiacciamanento e complicazioni varie.
Staff internazionale di MSF presente sul terreno: 237
Staff internazionale di MSF in arrivo: 32
Staff locale di MSF: 593
Aerei cargo di MSF già atterrati a Haiti: 7
Tonnellate di aiuti già arrivati sul terreno: 189
Aerei cargo che si trovano sul territorio della Repubblica Dominicana: 5
Tonnellate di aiuti contenuti da questi ultimi: 130
Località di Port-au-Prince in cui MSF sta operando: Carrefour, Delmas, Pacot, Choscal (Cite Soleil), ufficio di MSF a Petionville, Martissant, chirurgia e nefrologia a Chancerelle.
Località fuori da Port-au-Prince in cui MSF sta operando: Leogane (Grand Goave e Petit Goave) e Jacmel.
Interventi chirurgici: oltre 900
Patologie più diffuse: politraumi, fratture, ustioni, ferite alla testa, gangrene (che richiedono amputazioni), sindrome da schiacciamanento e complicazioni varie.
Staff internazionale di MSF presente sul terreno: 237
Staff internazionale di MSF in arrivo: 32
Staff locale di MSF: 593
Aerei cargo di MSF già atterrati a Haiti: 7
Tonnellate di aiuti già arrivati sul terreno: 189
Aerei cargo che si trovano sul territorio della Repubblica Dominicana: 5
Tonnellate di aiuti contenuti da questi ultimi: 130
Località di Port-au-Prince in cui MSF sta operando: Carrefour, Delmas, Pacot, Choscal (Cite Soleil), ufficio di MSF a Petionville, Martissant, chirurgia e nefrologia a Chancerelle.
Località fuori da Port-au-Prince in cui MSF sta operando: Leogane (Grand Goave e Petit Goave) e Jacmel.
mercoledì 30 dicembre 2009
Messaggio di fine anno Parte seconda
Riprendo dal sito di Vittorio Arrigoni e pubblico:
Roger Waters to the Gaza Freedom March
A message of solidarity with THE GAZA FREEDOM MARCH
27 December 2009
Roger Waters
Roger Waters to the Gaza Freedom March
A message of solidarity with THE GAZA FREEDOM MARCH
27 December 2009
My name is Roger Waters. I am an English musician living in the USA. I am writing to express my great admiration for and solidarity with the 1360 men and women from 42 different countries around the World who are gathering in Egypt, preparing for The Gaza Freedom March. We all watched, aghast, the vicious attack made a year ago on the people of Gaza by Israeli armed forces and the ongoing illegal siege. The suffering wrought on the
population of Gaza by both the invasion and the siege is unimaginable to us outside the walls. The aim of The Freedom March is to focus world attention on the plight of the Palestinian people in Gaza in the hope that the scales will fall from the eyes of all, ordinary, decent people round the world, that they may see the enormity of the crimes that have been committed, and demand that their governments bring all possible pressure to bear on Israel to lift the siege.
population of Gaza by both the invasion and the siege is unimaginable to us outside the walls. The aim of The Freedom March is to focus world attention on the plight of the Palestinian people in Gaza in the hope that the scales will fall from the eyes of all, ordinary, decent people round the world, that they may see the enormity of the crimes that have been committed, and demand that their governments bring all possible pressure to bear on Israel to lift the siege.
I use the word ‘crimes’ advisedly, as both the siege and the invasion have been declared unlawful by United Nations bodies and leading human rights organizations. If we do not all observe international law, if some governments think themselves above it, it is but a few short, dark, steps to barbarism and anarchy.
The Gaza Freedom March is a beacon to all those of us who believe that under the skin, we are all brothers and sisters, who must stand shoulder to shoulder, if we are to make a future where all have recourse to law and universal human rights. Where life, liberty, and the pursuit of happiness is not just the preserve of the few. All the oil in The Middle East is not worth one child’s life. So to those of you who march, I tip my hat. It is a brave and noble thing you do, and when you reach your goal please tell our Palestinian brothers and sisters, that out here, beyond the Walls of their Prison, stand hundreds of thousands of us in solidarity with them. Today, hundreds of thousands, tomorrow, millions, soon, hundreds of millions.
We Shall Overcome.
Roger Waters
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giovedì 7 maggio 2009
Insieme per la speranza

Stefania è una bambina di dieci anni affetta da encefalopatia epilettogena, una grave malattia causata da un alterazione della massa bianca del cervello che le comporta un sensibile ritardo psicomotorio. Stefania non cammina, non parla e si nutre solo con il biberon.
Sin dall'età di due mesi ha iniziato a manifestare delle crisi epilettiche che con gli anni sono diventate sempre più forti e frequenti (in media da una a tre al giorno).
Dopo numerose cure che non hanno portato a nessun risultato, all'età di sei anni all'Ospedale di San Polo a Milano si è giunti finalmente alla diagnosi definitiva che non lasciava nessuna speranza di cura.
I genitori, Andrea e Ester, non hanno mai smesso di sperare di trovare una cura per la loro bambina, finché attraverso la rete internet sono venuti a conoscenza di una nuova terapia che viene seguita solo in America presso la clinica Ocean Hyperbaric Neurologic Center.
La terapia in camera iperbarica ha permesso notevoli miglioramenti a bambini affetti da questa patologia.Quasi tutti i piccoli pazienti hanno avuto una significativa diminuzione, se non addirittura, la scomparsa delle crisi epilettiche. Hanno inoltre cominciato ad alimentarsi da soli e a muovere i loro primi passi. Qualcuno è riuscito a camminare in maniera autonoma.
Al trattamento d'ossigeno in camera iperbarica vengono affiancate ore di intense sedute di logopedia, massaggi e fisioterapia d'avanguardia (Therasuit). Stefania nel dicembre 2008 si è recata alla clinica di Fort Lauderdale e dopo un'accurata visita, i medici le hanno prospettato buone possibilità di miglioramento. Purtroppo il costo di questa terapia si aggira intorno ai 20.000 euro al mese che per un periodo di due anni necessario ad un ottimale riuscita del trattamento, comporta un preventivo superiore ai 400.000 euro.
E' davvero l'ultima speranza che rimane per dare una vita migliore a Stefania. Per questo motivo l'associazione INSIEME PER LA SPERANZA ONLUS attraverso questo sito ed attraverso altre iniziative ha incominciato la raccolta di fondi per dare a Stefania un futuro migliore.
DONAZIONI
CASSA DI RISPARMIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
INSIEME PER LA SPERANZA ONLUS
CAUSALE: AIUTIAMO STEFANIA
CODICE IBAN : IT08 Y063 4012 4121 0000 0002 331
INSIEME PER LA SPERANZA è una ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). Ai sensi del D.L. 35/2005, sono previste, pertanto, in caso di erogazioni liberali, le seguenti agevolazioni fiscali:
Persone fisiche:
In caso di erogazione in denaro o in natura spetta, alternativamente, una delle seguenti agevolazioni:
a) deducibilità dal reddito nel limite massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, fino all’importo massimo di € 70.000.
b) solo per erogazioni in denaro, detrazione dall’IRPEF del 19% calcolata su un importo massimo di € 2.065,83.
Imprese:
In caso di erogazione in denaro e in natura spetta, alternativamente, una delle seguenti agevolazioni:
a) deducibilità dal reddito nel limite massimo del 10% del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di € 70.000.
b) deducibilità dal reddito di impresa dichiarato, ma solo per le erogazioni in denaro, nella misura massima di € 2.065,83 ovvero del 2% del predetto reddito d’impresa.
Viene consentita la detrazione solo nel caso in cui l’erogazione o il contributo sia stato effettuato tramite la banca, l’ufficio postale, carte di debito, carte di credito, carte pre-pagate, assegni bancari e circolari. E’ obbligatorio, pertanto, conservare la contabile ed allegarla alla successiva dichiarazione dei redditi.
2. IL 5 x 1000
Dal 2006 con la dichiarazione dei redditi le persone fisiche possono devolvere il 5 per mille dell’Irpef a sostegno delle associazioni e degli enti no profit e di ricerca scientifica che stanno maggiormente a cuore.
Il 5 per mille non sostituisce l’8 per mille e non costituisce nessun costo aggiuntivo per il contribuente: si tratta di una quota di imposta a cui lo Stato rinuncia per destinarla agli enti accreditati a sostegno della loro opera sociale, culturale, e di ricerca scientifica.
1. Firmare nel riquadro dedicato alle Organizzazioni Non Lucrative (Onlus)
2. Indicare il codice fiscale di INSIEME PER LA SPERANZA – ONLUS 91032010315
mercoledì 18 marzo 2009
Prima e dopo la donazione

PRIMA DELLA DONAZIONE
Il giorno prima della donazione è bene:
• non assumere farmaci occasionali (ad esempio analgesici per il mal di testa),
• evitare sforzi fisici maggiori del solito, come ad esempio allenamenti particolarmente intensi, che potrebbero determinare possibili aumenti delle transaminasi
• evitare pasti abbondanti (soprattutto limitare gli alcolici).
Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospendere l'assunzione quotidiana della pillola contraccettiva.
Prima della donazione è necessario fare una colazione leggera, purché priva di grassi, a base ad esempio di frutta fresca, spremute, tè o caffè poco zuccherati, qualche biscotto o fetta biscottata, salvo i casi in cui sia necessario valutare accuratamente esami come glicemia, trigliceridi e colesterolo, per i quali è necessario il digiuno. Non si possono mangiare cibi solidi né bere latte e derivati (quindi niente latte, yogurt, cappuccino, paste alla crema o burro, uovo e cibi contenenti grassi in genere).
Ricordarsi di indossare indumenti comodi, con maniche ampie e prive di elastici, per impedire che rimboccandole non stringano troppo il braccio utilizzato per la donazione.
DOPO LA DONAZIONE
Dopo il prelievo, al donatore viene offerto un buon ristoro per reintegrare liquidi, zuccheri e sostanze nutrienti.
Il giorno della donazione dovrebbe essere una giornata di riposo ed è consigliabile, nelle ore successive alla donazione.
• Evitare il fumo per almeno 2 ore
• Evitare l’attività fisica impegnativa, gli sport agonistici ed attività pericolose o che richiedano doti di equilibrio Pranzare con alimenti facilmente digeribili ed astenersi dagli eccessi alimentari
• Bere almeno 1 litro di liquidi nell’arco della giornata, soprattutto in occasione della donazione di plasma, evitando bevande fredde
• Evitare l’assunzione di bevande alcoliche durante la giornata
• Esporsi al sole o al calore con prudenza e moderazione (bagni, spiagge, saune)
• Evitare la guida di mezzi di trasporto pubblico (autobus, taxi, treni, aerei)
• Non sottoporre a sforzi e non tenere flesso il braccio medicato, mantenere il tampone per almeno 6 ore
• Eventuali sintomi come nausea, sudorazione, vertigini, stanchezza, possono essere controllati assumendo la posizione seduta o, meglio, distesa con le gambe leggermente sollevate rispetto al corpo.
• Se dovesse verificarsi una lipotimia (svenimento), questa va trattata come al punto 9, magari facendosi aiutare da qualcuno
• Comunicare al Servizio Trasfusionale ogni eventuale malessere che si verificasse anche a distanza di qualche ora dalla donazione
Inoltre ai lavoratori dipendenti, o interessati dalle tipologie contrattuali previste dal Decreto Legislativo n. 276 del 10.09.2003 (Legge Biagi), viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.
Dove si dona
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso le Sezioni dell’A.D.V.S.G. della regione per informazioni oppure direttamente al Centro Trasfusionale del Servizio di Immunoematologia e Trasfusione del Sangue dell’Azienda per i Servizi Sanitari, presso gli Ospedali Civili, aperto dalle 8.00 alle 10.00 dal lunedì al sabato per ricevere le donazioni.
Inoltre dalle 11.00 alle 13.00 degli stessi giorni il Centro Trasfusionale è contattabile per informazioni telefoniche.
Indirizzo e orari di accesso per la sede di Gorizia
Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 “Isontina”
Ospedale di Gorizia - Dipartimento dei Servizi Diagnostici
Servizio di Immunoematologia e Trasfusione del Sangue (SIT)
Via Vittorio Veneto, 171 Gorizia
Edificio principale – Piano Terra
Lunedì 8.00 – 10.00
Martedì 8.00 – 10.00
Mercoledì 8.00 – 10.00
Giovedì 8.00 – 10.00
Venerdì 8.00 – 10.00
Sabato 8.00 – 10.00
lunedì 16 marzo 2009
Come si dona

Donazione sangue intero
Il prelievo del sangue dura tra i 5 e gli 8 minuti ed è del tutto innocuo, in quanto effettuato con materiale sterile e monouso. Il volume del prelievo di sangue è stabilito dal D.M. 25.01.2001 ed è di 450 cm3 +/- 10%. Tale quantitativo è stato determinato in modo da garantire contemporaneamente sia una adeguata preparazione degli emocomponenti (concentrati di globuli rossi, piastrine, unità di plasma) sia l'assenza di complicanze per il donatore.
Quanto si può donare
La frequenza annua delle donazioni, che non possono avvenire a meno di 90 giorni una all’altra, può essere di
• 4 volte l'anno per l'uomo
• 2 volte l'anno per la donna in età fertile.
Plasmaferesi: donazione di plasma
La plasmaferesi si esegue con apparecchiature specifiche (separatori cellulari) che prelevano il sangue e ne separano le componenti, restituendo le cellule al donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 a 50 minuti circa e si effettua preferibilmente su appuntamento.
Quanto si può donare
I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. L’intervallo tra una donazione e l’altra di solo plasma, può essere anche di solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto rapidamente) senza alcuna conseguenza o ripercussione negativa.
Piastrinoaferesi: donazione di piastrine
La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine, che verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie (come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo). Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo.
Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante alcuni cicli durante i quali l’apparecchiatura utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest’ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore. Tutto il procedimento dura circa 1 ora e mezza.
Quanto si può donare
Si possono eseguire di norma non più di 6 piastrinoaferesi l’anno; l’intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi e tra una piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di 14 giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi è di 1 mese.
Donazione multi-component
È un nuovo tipo di donazione che permette di realizzare, in un’unica seduta, la raccolta di globuli rossi concentrati, piastrine e plasma in varie associazioni tra loto. Rispetta e tutela la salute del donatore in quanto permette di personalizzare la donazione (in base alle caratteristiche ematologiche e fisiche).
Quanto si può donare
L’intervallo tra due donazioni di multi-component varia tra 14 e 180 giorni, a seconda del tipo di componente oggetto del prelievo
lunedì 9 marzo 2009
Chi non può Donare (2^ parte)

VACCINAZIONI
Virus o batteri vivi attenuati: Esclusione per 4 settimane
Virus, batteri o rickettsie inattiviti/uccisi Tossoisdi: Esclusione per 48 ore se il soggetto è asintomatico.
Vaccini dell’Epatite A e B: Esclusione per 48 ore se il soggetto è asintomatico e non vi è stata esposizione
Rabbia: Esclusione per 48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione. Se il vaccino è stato somministrato dopo l’esposizione, esclusione per 1 anno.
Vaccine dell’encefalite da zecche: Nessuna esclusione si il soggetto sta bene e non vi è stata esposizione
CRITERI DI ESCLUSIONE PERMAMENTE
Malattie infettive: Epatite C – Epatite B (eccetto persone divenute HBSAg negative e HBSAb positive) – HIV ½ - HTLV I/II – Babesiosi – Lebbra – Kala Azar (Lishmaniosi viscerale) – Tripanosoma – Epaite d eziologia indeterminata
Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile (TSE) (ad esempio Morbo di Creutzfeld-Jakob, nuova variante del Morbo di Morbo di Creutzfeld-Jakob): Persone con antecedenti medici o familiari che comportano un rischio di contrarre TSE, candidati donatori che hanno soggiornato nel periodo dal 1980 al 1996 per più di 6 mesi cumulativi nel Regno Unito, candidati donatori che hanno ricevuto trasfusioni allogeniche nel Regno Unito dopo il 1980.
Assunzione di sostanze farmacologiche: Ogni antecedente di uso non prescritto di sostanze farmacologiche per via IN, EV o tramite altri strumenti in grado si trasmettere gravi malattie infettive, comprese sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo fisico.
Riceventi xenotrapianti
Comportamento sessuale: Persone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie trasmissibili con il sangue
Alcolismo cronico
NON IDONEO A TUTELA DELLA PROPRIA SALUTE
Malattie autoimmuni: Ad esclusione della Malattia Celiaca: purché il donatore segua una dieta piva di glutine.
Malattie cardiovascolari: Donatori con affezioni cardiovascolari n atto o pregresse ad eccezione di anomalie congenite completamente curate.
Malattie organiche del sistema nervoso centrale: Antecedenti di gravi malattie organiche del sistema nervoso centrale
Neoplasie o malattie maligne: Eccetto cancro in situ con guarigione completa
Tendenza anomala all’emorragia: Candidati donatori con antecedenti di coagulopatia congenita o acquisita importante.
Crisi di svenimenti e/o convulsioni: Convulsioni diverse da quelle febbrili infantili d eccezione di quelle per le quali sono trascorsi 3 anni dall’ultima terapia anticonvulsiva senza ricadute
Affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunofagiche, renali, metaboliche o respiratorie: Candidati donatori con grave affezione attiva, cronica o reversibile
Diabete: Se in trattamento con insulina
venerdì 6 marzo 2009
Chi non può Donare (1^ parte)
Criteri di esclusione temporanea e permanente
Non esistono categorie di persone escluse dalla donazione, ma nella selezione del donatore sono valutati i comportamenti che possono risultare a rischio. Ad esempio:
ESCLUSIONI TEMPORANEE
Gravidanza: Esclusione per 1 anno dopo il parto.
Interruzione di gravidanza: Esclusione per 6 mesi dopo l’interruzione.
Intervento chirurgico minore: Esclusione per 1 settimana.
Cure odontoiatriche: Cure di minore entità da parte di dentista o odontoigienista esclusione per 48 ore (l’estrazione, la devitalizzazione e interventi analoghi sono considerati interventi chirurgici minori).
Terapie: Rinvio per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo dei medicinali prescritti e la malattia oggetto di cura.
Allergie e farmaci: Con particolare riguardo alla penicillina, rinvio di 1 anno dopo l’ultima esposizione.
Glomerulonefrite acuta: Si può donare dopo 5 anni dalla completa guarigione.
Brucellosi – Osteomielite – Febbre Q - Tubercolosi: Si può donare dopo 2 anni dalla completa guarigione.
Febbre reumatica: Si può donare dopo 2 anni la cessazione dei sintomi in assenza di cardiopatia cronica.
Toxoplsmosi Mononucleosi inferiva, Morbo di Lyme: Si può donare 6 mesi dopo la data di guarigione.
Febbre > 38°C, Affezioni di tipo influenzale: Si può donare 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi.
Malaria: individui che sono vissuti in zona laica nei primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi della loro vita: Esclusione dalla donazione di sangue intero, emazie e piastrine per i 3 anni successivamente al ritorno dall’ultima visita in zona endemica a condizione che la persona resti asintomatica.
Viaggi in zone endemiche per malattie tropicali: Si può donare dopo 3 mesi dal rientro (valutare lo stato di salute dopo il rientro).
ESPOSIZIONI A RISCHIO DI CONTRARRE INFEZIONI TRASMISSIBILI CON IL SANGUE
Esclusione per 4 mesi dall’ultima esposizione al rischio per chi effettua:
- Esame endoscopico con strumenti flessibili
- Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago
- Trasfusioni emocomponenti o somministrazione di emoderivati
- Trapianto di tessuti o cellule di origine umana
- Tatuaggi o body piercing
- Agopuntura, se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta
- Persone a rischio dovuto a stretto contatto domestico con persone affette da Epatite B
- Rapporti sessuali con persone a rischio di trasmissione di malattie infettive
- Rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da HBV, HCV, HIV
- Intervento chirurgico maggiore
mercoledì 4 marzo 2009
Perché Donare e Chi può Donare

Perché Donare
Donare il sangue è un gesto semplice ma ricco di consapevolezza e solidarietà
VERSO GLI ALTRI: perché il sangue può davvero salvare una vita o addirittura più vite;
VERSO SE STESSI: perchè donare sangue periodicamente garantisce ai donatori potenziali un controllo costante dello stato di salute, attraverso visite sanitarie e accurati esami di laboratorio.
La maggior parte di noi può donare il sangue e la maggior parte di noi, almeno una volta nella vita, potrebbe averne bisogno. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza ed è infatti indispensabile :
• nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza
• nei casi di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri, ecc.
• in interventi chirurgici e trapianti di organi e tessuti
• nella cura delle malattie oncologiche
• nelle varie forme di anemia cronica
Il fabbisogno nazionale di sangue intero, secondo le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità, è calcolato in 2.300.000 unità, mentre quello del plasma è di 850.000 litri. Per raggiungere queste cifre i donatori dovrebbero essere almeno 1.300.000. Siamo ancora molto lontani da questa cifra e perciò dall'autosufficienza, specie per i plasmaderivati. Per coprire il fabbisogno è necessario ricorrere all'importazione di plasma e di emoderivati che non sempre sono ottenuti da donatori volontari periodici. Anche se di sangue nella nostra Regione se ne dona tanto, grazie anche alla riconosciuta cultura della solidarietà verso il prossimo del Friuli Venezia Giulia, non dimentichiamoci che gran parte del nostro paese è carente e quindi è necessario contribuire all’auspicata autosufficienza nazionale.
Chi può Donare
Ogni persona sana, d’età’ compresa fra i 18 ed i 65 anni (fino a 60 anni per la prima donazione), di peso corporeo non inferiore ai 50 kg (e non inferiore ai 60 kg per la donazione multi-component).
Al momento della donazione devono essere nella norma, cioè nei limiti previsti dalla legge:
• le condizioni generali di salute;
• la pressione arteriosa (massima tra 110 e 180 mmHg e minima tra 60 e 100 mmHg);
• la frequenza cardiaca (tra 50 e 100 battiti/minuto).
o l’emoglobina che deve essere:
- per sangue intero almeno 13,5 per gli uomini e 12,5 per le donne,
- per plasmaferesi almeno 12,5 per gli uomini e 11,5 per le donne.
venerdì 27 febbraio 2009
L'importanza del dono del sangue

Con il post di oggi vi voglio introdurre nella importante questione della donazione del sangue. La nostra regione, insieme all'Emilia Romagna, è la più virtuosa riuscendo a non avere problemi di autosufficienza sia per quanto riguarda le sacche di sangue, sia per il plasma. I dati e le prospettive future, ci dicono che con il passare degli anni ce ne sarà sempre più bisogno quindi è importante far circolare il messaggio dell'importanza di questo gesto solidale e volontario.
Attraverso 6 tappe svilupperò i seguenti temi:
Cos'è il sangue;
Perché donare e chi può farlo;
Chi non può donare;
Come si dona;
Cosa fare prima e dopo la donazione;
Dove si dona.
Cos'è il sangue
Il SANGUE è un tessuto liquido del nostro organismo, circolante all’interno dei vasi sanguigni, che rappresenta il 7-8% del peso del nostro corpo. È responsabile delle più importanti funzioni vitali e si compone di una parte liquida (il plasma) e di minuscoli corpi attivissimi nel purificare e difendere il corpo umano.
• Il Plasma è la componente liquida del sangue (circa 55-60% del totale) costituito da acqua per il 94-95%, in cui sono sciolti grassi, zuccheri, proteine, fattori della coagulazione, anticorpi, ormoni, vitamine.
• I Globuli Rossi, detti anche emazie o eritrociti, rappresentano le cellule più numerose del sangue (circa 4-5 milioni per millimetro cubo) derivano dal midollo osseo ed hanno questo colore perché ricchi di un pigmento a base di ferro, l’emoglobina, con la quale trasportano l’ossigeno ai tessuti e l’anidride carbonica ai polmoni, perché con la respirazione, possa essere espulsa.
• I Globuli Bianchi, detti anche leucociti, (circa 5.000 per millimetro cubo) più grandi di quelli rossi, hanno il compito di combattere i processi infettivi e di ostacolare la penetrazione dei germi nell’organismo ed intervengono in diversi modi nella difesa del nostro organismo da aggressioni esterne (da virus, batteri, funghi, neoplasie).
• Le Piastrine, dette anche trombociti, (circa 150.000-400.000 per millimetro cubo), sono piccole particelle che si riuniscono in ammassi in corrispondenza di una lesione della parete di un vaso, così da formare un primo tappo che impedisca l’uscita del sangue. Intervengono poi nel processo della coagulazione che conduce alla formazione de un tappo definitivo ed alla fine dell’emorragia. è grazie alle piastrine che le ferite si rimarginano.
Il gruppo sanguigno è una delle numerose caratteristiche di un individuo (proprio come il colore degli occhi e dei capelli) ed è geneticamente determinato alla nascita. I gruppi sanguigni vengono determinati dalla presenza o assenza, sulla membrana cellulare, dei globuli rossi, di alcuni antigeni e di alcune agglutinine nel plasma sanguigno. Si distinguono innanzitutto 4 diversi gruppi sanguigni nel sistema AB0:
GRUPPO 0
non possiede alcun antigene sulla membrana dei globuli rossi, mentre il plasma sanguigno possiede ambedue le agglutinine;
GRUPPO A
ha sui globuli rossi la presenza dell'antigene A, mentre nel plasma si riscontra la presenza dell'agglutinina beta (o anti-B);
GRUPPO B
è caratterizzato dalla presenza dell'antigene B sui globuli rossi e dalla presenza dell'agglutinina alfa (o anti-A) nel plasma;
GRUPPO AB
presenta entrambi gli antigeni sui globuli rossi ma nessuna agglutinina nel plasma.
Ognuno di questi gruppi sanguigni viene suddiviso ulteriormente in due categorie dal fattore Rhesus, che indica la presenza di particolari agglutinine nel sangue e può essere positivo (Rh+) o negativo (Rh -).
Le agglutinine e gli antigeni del sangue pongono delle barriere alle trasfusioni di sangue tra persone di gruppi diversi. In particolare:
GRUPPO SANGUIGNO: 0+
PUÒ RICEVERE DA: 0+, 0-
PUÒ DONARE A: A+, 0+, B+, AB+
GRUPPO SANGUIGNO: A+
PUÒ RICEVERE DA: A+, A-, 0+, 0-
PUÒ DONARE A: A+, AB+
GRUPPO SANGUIGNO: B+
PUÒ RICEVERE DA: B+, B-, 0+, 0-
PUÒ DONARE A: B+, AB+
GRUPPO SANGUIGNO: AB+
PUÒ RICEVERE DA: TUTTI
PUÒ DONARE A: AB+
GRUPPO SANGUIGNO: 0-
PUÒ RICEVERE DA: 0-
PUÒ DONARE A: TUTTI
GRUPPO SANGUIGNO: A
PUÒ RICEVERE DA: A-, 0-
PUÒ DONARE A: A+, A-, AB+, AB-
GRUPPO SANGUIGNO: AB-
PUÒ RICEVERE DA: A-, 0-, B-, AB-
PUÒ DONARE A: AB+, AB-
lunedì 22 settembre 2008
Ammazzatecitutti rischia di chiudere entro un mese

Cari italiani, care italiane,
quando abbiamo deciso di fondare Ammazzateci Tutti, in quel lembo di terra meravigliosa e disgraziata che si chiama Calabria, abbiamo cercato di concentrare le poche, pochissime risorse disponibili e le tante, tantissime speranze, di tutta quella gente che non ce la faceva più a vivere “incellophanata” dall'omertà e, soprattutto, dalla paura.
Per essere davvero liberi non ci siamo mai voluti legare a nessun carrozzone, né politico né imprenditoriale. Solo con il tempo abbiamo capito che è stata una scelta coraggiosa, una sfida più grande di noi, che ha certamente appesantito - non di poco - le già tante preoccupazioni che avevamo comunque messo in conto.
Pensate, invece, come sarebbe stato fin troppo conveniente e facile per noi sceglierci uno o più “Mecenate”, anche i meno peggiori e, nel portare silenziosamente acqua al loro mulino, ottenerne laute ricompense in termini economico-logistici (apertura sedi, pubbliche relazioni con gente che conta, produzione di gadget, pianificazione di campagne pubblicitarie, ecc..).
Ma abbiamo fatto la scelta di essere come gli straccioni di Valmy, abbiamo scelto di combattere contro mostri pieni di soldi e di potere, anche indicandoli con nome e cognome, a nostro rischio e pericolo, facendo ogni giorno la nostra parte anche se rimanevamo e rimaniamo sempre più ai margini dello studio, delle professioni, delle assunzioni, dei diritti di cittadini, mentre chi ha certamente meno titoli ma più amici nelle stanze del potere riesce a laurearsi, ottiene consulenze, incarichi, sponsorizzazioni. E il loro “esercito” diventa ogni giorno più potente ed incontrastabile, mentre il nostro fa i salti mortali per riuscire a sopravvivere e sostenere anche l'azione di magistrati ed uomini delle forze dell'ordine coraggiosi che si trovano finanche nella situazione di dover pagare loro la benzina delle auto di servizio o i toner nelle fotocopiatrici di caserme, commissariati e Procure.
Adesso bisogna ragionare seriamente sul ruolo e l'incisività che Ammazzateci Tutti può rappresentare in Italia oggi e domani, se e quanto valga la pena continuare.
E lo facciamo iniziando a fare i cosiddetti “conti”: se in termini di consenso e sensibilizzazione il bilancio è in segno positivo ed in netta ascesa costante (partendo dalla Calabria oggi siamo in più di 8.000 ragazzi e ragazze in tutta Italia, dalla Lombardia, alla Sicilia, al Lazio, al Veneto, alla Puglia, al Piemonte, alla Campania), non possiamo dire altrettanto in termini di spese vive sostenute per mantenere aperta la baracca.
L'idea di portare sul web e nei territori le nostre rivendicazioni, la nostra voglia di gridare al mondo intero che l'Italia non è solo mafia, che non è colpa nostra se emergono sempre e solo i nostri peggiori concittadini, ci hanno portato a scommettere (e rischiare) sulla nostra stessa pelle il prezzo dell'impegno che ci siamo assunti tre anni fa di fronte a tutti gli italiani onesti.
E come se non bastassero le querele, le preoccupazioni, le intimidazioni implicite ed esplicite alle quali siamo ormai abituati, adesso ci troviamo nella situazione in cui - lo diciamo chiaramente - non possiamo più permetterci il “lusso” di continuare con le nostre attività sui territori e quelle telematiche.
Partiamo dal nostro sito internet, generosamente ospitato gratuitamente sin dalla nascita su un piccolo server di una azienda calabrese alla quale abbiamo procurato, con la nostra presenza, solo e soltanto danni e preoccupazioni.
Ci hanno defacciato il sito per decine di volte, siamo stati vittime di ben 5 attacchi informatici, dei quali due violentissimi (che hanno costretto l'azienda a buttare il server ed acquistarne uno nuovo) ed ora, proprio ieri, veniamo a sapere che, sempre a causa nostra, alcuni pirati informatici sono riusciti a violare nuovamente il server trasformandolo questa volta in uno “zombie” (così si definisce in gergo tecnico) atto a frodare migliaia di persone in tutto il mondo mediante phishing su conti bancari esteri. Per capire meglio la gravità della situazione basti pensare che siamo stati contattati direttamente dai responsabili della sicurezza informatica di due importanti istituti bancari in Australia ed il Belgio, i quali hanno anche tenuto ad informarci delle responsabilità penali di fronte alla legge nostre e dell'azienda che ci ospita.
Quantificare ora il danno economico e quello eventualmente penale, ci porta inevitabilmente a stabilire che la nostra esistenza dovrà essere indipendente da ogni preoccupazione futura e, quindi, essere disposti anche a trarne le estreme conseguenze: partendo dalla chiusura di Ammazzatecitutti.org e degli spazi di comunicazione ad esso collegati (forum, ecc..).
A questi conti che non tornano dobbiamo aggiungere diverse migliaia di euro di debiti contratti (anche personalmente) nell'organizzazione delle nostre iniziative (sostenute solo parzialmente dalle poche Istituzioni alle quali ci siamo rivolti).
Senza contare il fatto che ormai i nostri ragazzi stanno devolvendo interamente alla causa le loro paghette settimanali in ricariche telefoniche e fotocopie.
Per questo ci appelliamo a tutti voi, chiedendovi un piccolo grande gesto di solidarietà; diventate nostri "azionisti", almeno noi cercheremo di non fare la fine di Parmalat e Alitalia.
Non parliamo di milioni, a conti fatti basterebbero 30 mila euro per farci riprendere fiato e metterci in condizione di fissare obiettivi di medio-lungo termine.
Lo facciamo stabilendo una data simbolica: il 16 ottobre prossimo, terzo anniversario dell'omicidio Fortugno e quindi della nostra “nascita”. Se entro questa data non dovessimo riuscire a sanare ogni passivo saremo costretti a staccarci la spina da soli, archiviando prematuramente questa bellissima esperienza. Con la morte nel cuore.
Dobbiamo dimostrarci persone serie, soprattutto con chi ci guarda da sempre con ammirazione, stima ed aspettative che non meritiamo, perché, come dice spesso Monsignor Giancarlo Bregantini, <
Aldo Pecora
Rosanna Scopelliti
Coordinamento nazionale "Ammazzateci Tutti"
Per chi vuole sostenere l'iniziativa basta collegarsi al sito: http://www.ammazzatecitutti.org/
giovedì 10 luglio 2008
Per un informazione veramente libera

Campagna di azionariato popolare e virtuale
PeaceReporter è prezioso, può sopravvivere con il tuo aiuto
Cara lettrice e caro lettore,
Giornali, Televisioni, Radio devono fare i conti prima con i proprietari e solo dopo con i lettori che si meriterebbero un’informazione libera capace di raccontare la realtà con l'approccio etico che richiedono i difficili tempi in cui viviamo.
Tutto questo accade a discapito del buon senso, dei diritti e dei doveri di chi è informato e informa, e persino della Dichiarazione Universale, che all'articolo 19 stabilisce il diritto all’informazione dei cittadini: è l'informazione che dovrebbe fornire gli elementi necessari per farsi una opinione, e per poter scegliere liberamente il proprio stile di vita, i propri rappresentanti, le proprie idee. Non siamo una S.p.a. e non possiamo vendere azioni, ma abbiamo deciso di farlo in modo virtuale, mettendo in vendita l’azionariato simbolico di PeaceReporter che, grazie al vostro sostegno, ci permetterà di continuare a diffondere quella cultura di pace indispensabile per costruire l'unico futuro possibile: quello libero dalle guerre e dalla cultura della guerra.
Abbiamo fissato il prezzo base di ogni ‘azione’ di PeaceReporter a trenta euro. La sua validità simbolica è di 12 mesi e come le azioni reali, anche le nostre possono essere comprate a "pacchetti".
Diventando "azionisti virtuali" riceverete un certificato, come questo qui sotto, che attesta il vostro impegno concreto a sostegno della libera informazione. Inoltre la vostra "azione virtuale" diventerà anche un concretissimo abbonamento alla rivista mensile di PeaceReporter.
Abbiamo fissato il prezzo base di ogni ‘azione’ di PeaceReporter a trenta euro. La sua validità simbolica è di 12 mesi e come le azioni reali, anche le nostre possono essere comprate a "pacchetti".
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Per appoggiare l'iniziativa vai a questo link.
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