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mercoledì 30 novembre 2011

Un anno senza Mario

Ieri abbiamo vissuto un anno senza il grande Mario Monicelli ma nessuno sembra essersene accorto, esiste solo Fiorello.... Per lo meno su Rai Movie c'era "L'Armata Brancaleone" a celebrarlo.
"La commedia all’italiana è questo: ci sono argomenti drammatici, temi drammatici, qualche volta anche tragici, girati con tono umoristico, a volte addirittura comico e a volte arrivano a delle punte farsesche, ma i temi sono drammatici, non sono storielline divertenti e comiche."
Intervista ad Alberto Pallotta, 2002
Filmografia:

lunedì 7 novembre 2011

...Sempre più spappolato


Se la scorsa settimana pensavate che il cervello degli italiani fosse completamente spappolato, cosa ne dite di questa??

BOX-OFFICE ITALIA 4 - 6 novembre 2011

mercoledì 2 novembre 2011

Cervello spappolato


E' ufficiale, il cervello degli italiani è sempre più putrefatto, lo testimonia il box-office di questo fine settimana.... per fortuna Sorrentino resiste ancora, ma vedere un tale divario tra l'accoppiata Spielberg&Jackson, e la solita commediola inutile italiana mette tristezza....

BOX OFFICE WEEK-END

domenica 9 ottobre 2011

"Film italiani senza coraggio"


Come dare torto a Paolo Sorrentino? In attesa dell'uscita italiana del suo ultimo film "This must be the place", il regista si concede ai giornalisti e fa capire come il cinema italiano manchi di coraggio. In effetti se guardiamo i film usciti negli ultimi 5 anni (e forse di più), non troviamo molta varietà. Tra cinepanettoni, commedie e commediole quasi tutte uguali, e film falsamente d'autore (più noiosi che altro), non c'è molto da stare allegri, anzi mi verrebbe da dire che proprio Sorrentino è l'unico regista originale o che, per lo meno, prova a differenziarsi dalla massa. Se Muccino ha lasciato un lavoro a metà, ma quasi preconfezionato, speriamo che il regista napoletano abbia più fortuna.
Riporto alcune dichiarazioni rilasciate:

"C'è poca concorrenza. Si è creato un oligopolio che appiattisce la produzione. C'è tanta paura nel provare a fare qualcosa di diverso, anche perché girare un film costa tanto".

"In Italia c'è un panorama molto attraente. Basta aprire un giornale e la cronaca o la politica ti offrono un sacco di spunti. I personaggi più interessanti alla fine sono quelli che fanno cose malsane al Paese e da noi, purtroppo, ce ne sono tanti".

Ripeto, come dargli torto?

venerdì 15 aprile 2011

Vik è morto


L'hanno rapito per farlo tacere, per tappare la voce del suo blog che ci informava giornalmente sui morti e le brutalità perpetrate da Israele nella Striscia di Gaza. Questa è l'unica e sacrosanta verità. Come al solito bisogna chiedersi "cui prodest?", chi è bene informato saprà trovare da solo la risposta giusta.
Adesso gli insulti e le insulsaggini politiche si sprecheranno, e non perderò nemmeno tempo ad ascoltarle, non serve, farebbe solo più male.
Restiamo umani per lui.

martedì 1 marzo 2011

I miei Oscar


Dopo le assegnazioni dell'Academy (con immancabili discussioni, dubbi e dibattiti), posto i miei Oscar personali:

Miglior Film: Black Swan
Miglior Regia: David Fincher / Darren Aronofsky (Non riesco a scegliere...)
Attore Protagonista: Colin Firth
Attrice Protagonista: Natalie Portman (Avevate dei dubbi??:-))
Attore Non Protagonista: Christian Bale
Attrice Non Protagonista: Melissa Leo
Film d'animazione: Toy Story 3
Film Straniero: Incendies (In Italia "La donna che canta")
Sceneggiatura Originale: Inception
Sceneggiatura Non Originale: The Social Network
Fotografia: Roger Deakins (True Grit - Il Grinta)
Scenografia: Alice nel Paese delle Meraviglie
Colonna Sonora Originale: Hans Zimmer (Inception)
Sonoro: Inception
Montaggio Sonoro: Inception
Trucco: Wolfman
Costumi: Alice nel Paese delle Meraviglie
Effetti Visivi: Inception
Montaggio: The Social Network

lunedì 28 febbraio 2011

Natalie, un cigno da Oscar

 

E finalmente ce l'ha fatta!!!! Uno dei pochi premi decenti distribuiti quest'anno agli Oscar (sempre più deprimenti). La bellissima Natalie Portman centra l'obbiettivo di MIGLIORE ATTRICE dell'anno con la superba interpretazione di "Black Swan". Naturalmente sperare che il suddetto film, potesse portare a casa il premio di Miglior Film o Regia era vano, ma sognare è sempre bello. Purtroppo la realtà è sempre più brutta e distante e, ancora una volta, l'Academy premia un film ("Il discorso del re")che, seppur meritevole (almeno quello di quest'anno), rimane nettamente inferiore ad almeno altri 3; nell'ordine "Black Swan", "The Social Network", "Inception".

martedì 12 ottobre 2010

Appunti su Inception


Dopo la terza visione, pensavo di poter tirare le somme sulle possibili soluzioni di Inception. Questo fino a che non ho letto questa bellissima spiegazione: http://recensioniagogo.blogspot.com/2010/10/inception-spiegazione-del-film.html 
Naturalmente, visto e considerato che gli appunti li avevo comunque scritti, ve li rivelo condividendo con voi dubbi e perplessità.
Inanzitutto diciamo che il fatto di tovarci ancora una volta, di fronte ad un "prestigio" di Nolan, non fa che rimarcare la mia devozione verso questo grande regista poco capito e sottovalutato. La sua abilità nel farti credere quello che vuole lui è così forte, che molti critici non se ne sono ancora resi conto. Riesce a farti perdere e trascurare punti importanti facendo leva su quelli inutili e fuorvianti e tu nemmeno te ne accorgi. Quale regista al giorno d'oggi è in grado di farlo? E quale ancora vi riesce coniugando il tutto con un film blockbuster? N-E-S-S-U-N-O.
Il gioco è lo stesso di "The Prestige", ci viene spiegato il meccanismo, ci viene fatto vedere, ci viene fatto credere che è così e basta arrivando al semplice dilemma finale della trottola: cade? non cade? Sogno? Realtà?
La sfida è racchiusa nell'osservazione, cosa a cui non siamo abituati talmente assuefatti dallo schematismo mentale inflitto alle nostre menti dalla televisione, dai media e da certo cinema inutile e facilone.


IL TOTEM
Nel corso del film ci viene spiegato (da Arthur) e mostrato ossessivamente (da Cobb), l'importanza del totem. Esso deve essere un'oggetto unico e particolare, e non può essere toccato da nessun altro. Il suo scopo risiede nel far capire al sognatore, se si trova nella realtà oppure no. Ma se per Arthur abbiamo la certezza (o presunta tale) del loro totem, non ce l'abbiamo nel caso di Cobb. Il perché è presto detto.
Quando ne parla con Arianna, rivela chiaramente come la trottola appartenesse alla moglie Mal che "la faceva girare continuamente, non si fermava mai". Sguendo la logica il totem di Cobb è a tutti gli effetti nullo in quanto non di sua esclusiva proprietà, e allora?
Qualche spettatore arguto sembra aver trovato una possibile risposta e, dopo un'attenta terza visione, posso confermare la versione che vede la fede al dito come un possibile totem (ma leggendo la soluzione del link sopracitato potrebbe essere un ulteriore inganno di Nolan). Infatti nei sogni è sempre presente per poi sparire al ritorno alla realtà.
A questo punto la trottola finale che cada o no è ininfluente. Ma Nolan è ancora più furbo e nella sequenza finale gioca continuamente rivelando particolari attinenti sia al sogno che alla realtà (trottola, bambini, il nonno), infatti la mano sinistra di Cobb si intravede per un attimo prima del lanci della trottola, ma non si riesce a distinguere la presenza dell'anello.


I BAMBINI
I bambini potrebbero essere un altro apetto interessante. Nei titoli di coda ne si evince la presenza di 4 con due età diverse. Questo vuol dire che le loro apparizioni potrebbero essere rivelatori ed ingannatori allo stesso tempo. Inanzitutto appaiono sempre di schiena e vetiti in modo uguale per cui sarebbe difficile distinguerne le diversità. A questo punto i bambini più grandi potrebbero essere quelli finali ma questo non vuol dire che siano reali, potrebbero comunque essere una creazione del subconscio di Cobb. Insomma i bambini appaiono sempre nei sogni... continua il gioco manipolaatore di Nolan i particolari possono rivelare tutto e niente a seconda delle interpretazioni.


I DIALOGHI
I dialoghi e le lunghe spiegazioni, costituiscono la parte fondamentale sia della possibile soluzione, sia dell'inganno. Purtroppo finché non avrò il Blu-ray non potrò elencare i dialoghi utili alla comprensione (di solito sono quelli più brevi e di cui non si fa caso), e quelli ingannatori (i più prolissi e ubriacanti).
L'unico consiglio e quello di tralsciare i secondi e concentrarsi sui primi per una reale comprensione.
- Mombasa nel sotterraneo di Yusuf;
- I dialoghi tra Arthur e Arianna;
- Alcuni scambi tra Cobb e Arianna nel finale.


I FINALI
Discutendo di tutti i possibili particolari direi che si possono tracciare almeno 3 possibili finali (più un quarto dell'ultima ora al link sopra e sotto citato):
  1. Il più ambiguo e intrigante: Saito facendo ruotare la trottola, innesta l'idea del ritorno a casa nella mente di Cobb e si suicida tornando alla realtà ottenendo il suo scopo onorando comunque il patto;
  2. Cobb, nell'ascensore finale, rivela ad Arianna alcuni segreti sull'innesto che ci rimangono nascosti. L'idea potrebbe essere di una spiegazione pratica sull'innesto. Cobb potrebbe essere consapevole di un possibile fallimento e Arianna potrebbe innestargli l'idea del ritorno a casa. A questo proposito all'affermazione di Arthur "Si perderà (nel limbo)", Arianna rispone "No, se la caverà" con un sorriso consapevole;
  3. Il lieto fine lineare. Saito para a Cobb e a se stesso ritornando alla realtà, si risvegliano nell'aereo portando a compimento i propri impegni. Saito ottiene il suo scopo ed onora il patto permettendo il ritorno a casa di Cobb.
  4. Come già detto vi rimando al link: http://recensioniagogo.blogspot.com/2010/10/inception-spiegazione-del-film.html 
A voi la scelta.

martedì 14 settembre 2010

Un lungo arrivederci


Non sono fatto per gli addii preferirei vivere degli arrivederci nutrendo la speranza di rivedere persone, luoghi, colori a me cari. Non amo in particolar modo quegli addii angoscianti, prolungati in un tempo indefinito, di cui aspetti con ansia la fine o un evento che li faccia terminare. Quegli addii carichi di occhi gonfi, tristi, malinconici, di lacrime pronte a sgorgare in rivoli o fiumi sulle guance.
Ricordo l'arrivederci angosciante di luglio alla piccola Maria (la figlia di un anno di mia cugina), ricordo il suo abbraccio stretto al mio collo, la fatica di trattenere una lacrima.
Ma il ricordo più vivido di questi giorni, che ancora aleggia di fronte a me come uno spirito impazzito, o che vortica beffardamente nella mia testa, è l'arrivederci alla Casamance di agosto. Un venerdì caldo e avvolgente, ricordo i bambini con il sorriso sulle labbra, ricordo i loro giochi e la loro voglia di scappare con noi magari intrufolandosi nelle valigie.
Ricordo gli occhi di una bambina che mi guarda triste, mi prende per mano e mi dice di non andare. La ricordo mentre mi si avvicina mentre sono seduto sullo scalino davanti alla casa dove abbiamo pranzato e cenato per 8 giorni. Mi prende la mano nelle sue per poi appoggiarvi la sua piccola testa guardando l'infinito con quegli occhioni marroni e malinconici.
E' un'immagine che mi porterò sempre nel cuore, che mi ricorda la bellezza di cui siamo circondati e che non sappiamo apprezzare, della fortuna di vivere con tanto a disposizione e che non sappiamo gestirla. Questa gente vive con poco e sorride sempre, noi siamo sempre alla ricerca di feste e festicciole, sballi vari, perché la felicità l'abbiamo persa non sappiamo cosa sia.

giovedì 26 agosto 2010

Inception - Un nuovo inizio sta finalmente arrivando.

Ormai ci siamo finalmente fra meno di un mese arriverà anche da noi Inception l'ultimo film di Christopher Nolan. Osannato ma anche criticato (più che altro le critiche sono iniziate quando qualcuno ha pensato che c'erano fin troppi elogi, comunque, come sempre, della stampa non mi fido e aspetterò la visione), inizia il conto alla rovescia che ci porterà al 24 settembre.
Io non vedo l'ora, e come sempre, penso che molte critiche siano più di stampo pubblicitario che altro, chi vivrà vedrà.

lunedì 31 maggio 2010

Il ruggito del leone ed ultimo respiro

 Celebriamo due leggende, gli 80 anni di Clint "occhi di ghiaccio" Eastwood, e la scomparsa di Dennis Hopper, con le classifiche dei miei film preferiti:
Eastwood (REGISTA)
  1. Gran Torino (2008) 
  2. Mystic River (2003)  
  3. Gli spietati (Unforgiven) (1992)   
  4. Million Dollar Baby (2004) 
  5. Un mondo perfetto (A Perfect World) (1993) 
  6. Changeling (2008) 
  7. The Blues: Piano Blues (Piano Blues), documentario di una serie di sette dirette da vari registi (2002) 
  8. Lettere da Iwo Jima (Letters from Iwo Jima) (2007) 
  9. I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County) (1995) 
  10. Flags of Our Fathers (2006)
Eastwood (ATTORE) 
  1. Il buono, il brutto, il cattivo, regia di Sergio Leone (1966) 
  2. Per un pugno di dollari, regia di Sergio Leone (1964)
  3. Gran Torino (2008) 
  4. Gli spietati (Unforgiven) (1992)   
  5. Million Dollar Baby (2004) 
  6. Un mondo perfetto (A Perfect World) (1993) 
  7. Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz), regia di Don Siegel (1979)
  8. Dove osano le aquile (Where Eagles Dare), regia di Brian G. Hutton (1969)
  9. Per qualche dollaro in più, regia di Sergio Leone (1965)
  10. Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josey Wales), regia di Clint Eastwood (1976)



    1. Il gigante (1955)
    2. Easy Rider (1969)
    3. Rusty il selvaggio (1983)
    4. Velluto blu (1986)
    5. Speed (1994)
    6. Waterworld (1995)
    7. Il grinta (1969)

    mercoledì 21 aprile 2010

    Quanto contiamo?

    Quanto contiamo in questo mondo???
    N-I-E-N-T-E
    Io faccio il tifo per il vulcano islandese.....
    L'uomo è la razza più stupida della terra, se ne deve rendere conto....

    lunedì 12 aprile 2010

    Un giorno di "ordinaria" follia.

    Quanto può essere difficile trovare un ambulatorio per i vaccini? Non è una domanda da sottovalutare, potreste incappare in una mattinata uguale alla mia.
    Ore 7:45, il cellulare squilla svegliandomi, sul lavoro hanno bisogno di qualcuno che compili una fattura per l'estero e, naturalmente, io sono l'unico in grado di farlo. Una volta risolta l'incombenza mi faccio una bella doccia così sono pronto e vispo per farmi vaccinare.
    Alle ore 9:00 giungo all'ospedale dove chiedo informazioni, mi rispondono che l'ambulatorio si trova in Via Mazzini. Giungo alla fatidica via, ma i lavori di ristrutturazione procedono imperterriti e non si vede lo straccio di un ambulatorio. "Fortuna" vuole che lì vicino ci sia la Croce Verde, così decido di chiedere loro informazioni.
    "Ah ma l'ambulatorio si è spostato già da un anno. Sa dov'è il distributore dell'AGIP?"
    "Sì."
    "Bene, la palazzina di fronte."
    Torno alla macchina e mi reco alla palazzina suddetta ma, sorpresa, ci trovo solo gli invalidi civili. Provo la palazzina a fianco, niente, c'è il laboratorio dell'ARPA. Così provo a chiedere informazioni a loro.
    "Ah ma l'ambulatorio non è più lì, ora ci sono gli invalidi civili, deve andare in Via Mazzini"
    La guardo stralunato: "Ma in via Mazzini stanno lavorando e non ci sono ambulatori"
    "Ah ma allora non saprei".
    Dal torpore del mio sconforto sento una voce in sottofondo: "L'ambulatorio è in via Mazzini, ma l'entrata si trova sul retro, si entra dalla piazzetta di fronte al duomo adibita a parcheggio."
    Ritorno nella zona menzionata, parcheggio, mi levo la maglia perché fa un caldo boia e mi dirigo con passo svelto verso la palazzina. Sono le 10:15, bene tanto l'orario previsto recita 8:30 - 10:30, ce la posso fare.
    Raggiungo la palazzina, entro nella porta con la targa grande VACCINAZIONI, "ci siamo".
    Salgo al primo piano, niente.
    Salgo al secondo, niente.
    Provo a chiedere in un ufficio. "No l'ambulatorio non è qui. Devi scendere al piano terra, uscire dalla palazzina, andare a destra, entrare nel sotto portico, salire la rampa e sei arrivato."
    Cominciano a girarmi...
    Sono le 10:20 CE LA POSSO ANCORA FARE...
    Scendo le scale, esco dalla palazzina vado a destra, entro nel sotto portico, salgo la rampa.... CHIUSO, hanno cambiato orario, fino all 10... AHHHHHHHHH
    Almeno ho recuperato il passaporto........

    martedì 16 febbraio 2010

    Uno sguardo di luce dal cielo

    Ci sono situazioni, emozioni che ti spaccano il cuore, ti feriscono l'anima, bloccano l'esistenza, il tuo essere uomo/donna, essere vivente. Ci sono momenti in cui ti accorgi di aver commesso una leggerezza e vorresti possedere una macchina del tempo per poter ripianare lo sbaglio.
    Ma alle volte, un segno, una visione, uno stato emozionale, ti fanno capire che tutto è a posto, e le tue preoccupazioni svaniscono, si dissolvono nel nulla. Queste parole racchiudono il mio stato d'animo, il turbamento di un'anima scossa per una perdita improvvisa.
    Tutto è iniziato giovedì mattina alle 7. Lo squillo del telefono ha interrotto il riposo quotidiano; era uno squillo sordo ma pesante e non presagiva niente di buono. Poi quel nome sullo schermo del portatile: "Nonna". Mia mamma capì subito, con la mano tremante si accinse ad aprire nuovamente la porta del dolore. La nonna aveva raggiunto il culmine della sua esistenza ed era tornata a fare coppia con il nonno.
    Il primo pensiero è andato subito a quella mancanza, a quella rinuncia di passare il Natale con i parenti solo per evitare stupide discussioni, sguardi e parole non dette di cui non sento il bisogno di scriverne. Ho sempre cercato di evitare di cadere in queste trappole dettate da leggerezze superflue, ma, tirando le somme, ci sono cascato in un altro modo. Mia mamma e mio fratello l'avevano potuta salutare in gennaio, il mio risaliva ad almeno un anno e mezzo fa.
    Eviterò di tediarvi selle peculiarità e sugli orrori che comporta un lutto nel meridione, magari in un altro post e con un altro spirito. Voglio solo raccontarvi di come un raggio di sole ha dissolto le mie turbolenze interne.
    Il giorno del funerale il cielo era grigio e minaccioso, ed una pioggia ghiacciata aveva accompagnato il nostro ingresso nella chiesa. Grigiore si accumulava a grigiore, le lacrime si mischiavano alla pioggia. Nell'attimo in cui ci apprestavamo a recitare il Padre Nostro, ci siamo presi per mano (almeno così si usa) ed ecco che, all'improvviso, un raggio di sole ha squarciato le nuvole e si è insinuato nella finestra che dava sull'altare illuminandolo insieme alla bara della nonna. Per un attimo rimasi interdetto e mi accorsi che nessuno, nella macchinosità della liturgia, riuscì a scostarsene e ad accorgesene. All'inizio pensai "finalmente il tempo ci da un attimo di tregua". Mi sbagliavo, lo sguardo accecante del sole si interruppe con il concludersi della preghiera.
    Un segno? Un messaggio? In un primo momento non l'avevo proprio considerato. Ma quando questo si è ripetuto proprio alla fine della liturgia, allora ho pensato subito che la nonna abbia voluto prima salutarmi e poi salutare un'ultima volta tutti i presenti.
    Questo è stato, è e sarà il mio pensiero e la mia convinzione.

    lunedì 8 febbraio 2010

    Sviste e mancanze assassine

    Mi ero ripromesso che quest'anno, avrei evitato di scrivere commenti e pensieri per la "Giornata della memoria" (smemorata). Avrei potuto parlare del lager "dimenticato" di Jasenovac (Croazia) e del suo custode beatificato Ante Pavelic. Avrei potuto parlare delle innumerevoli stragi colonialiste "dimenticate" o semplicemente, accantonate, ma non l'ho fatto. Perché? Semplicemente perché alla gente, stregata dai fiumi di parole mediatici, non gliene frega.
    Però c'è un limite a tutto, e il "nostro Premier" l'ha ampiamente superato. Non posso rimanere inerte davanti alle allucinanti frasi proferite nella ex terra palestinese.
    Riuscire a dichiarare di non aver visto un muro alto 8 metri compreso di fossati e filo spinato,è già una follia, ma dichiarare che il massacro di Gaza sia stata "un'operazione giusta" è quantomeno squallida e degna del miglior leccapiedi.
    Mi scuso per le immagini qui riportate ma è doveroso ricordare che sono stati uccisi in 2 settimane, 1400 palestinesi di cui almeno 400 bambini. Sono state distrutte 2 sedi dell'ONU e la sede dell'UNRWA.
     
    Banki Moon, per non essere da meno, è riuscito a nutrire perplessità sulla neutralità della Commissione Goldstone il quale, è bene ricordarlo, è un fervente sionista, è ebreo, ha presenziato nelle commissioni sul Darfur e sulla guerra nella ex Jugoslavia. Fino ad ora era stato presentato come persona neutrale ed affidabile, ora, improvvisamente, non lo è più. Insomma non va mai bene niente, se non mettono un ebreo è un antisemita, se mettono un ebreo, si vuole mascherare di imparzialità il tutto. Insomma cosa vogliono?

    giovedì 28 gennaio 2010

    Gita sul Monte Lussari


    Non ho voglia di scrivere niente in questi giorni, anche se un paio di cose non mi vanno giù, preferisco rendervi partecipi della mia giornata sul Monte Lussari con 2 amici. Mentre loro sciavano, io mi accingevo a percorrere il "Sentiero del pellegrino". Paesaggi stupendi immersi nella neve (ma anche d'estate dev'essere una meraviglia), che ti fanno dimenticare la fatica e le giornate perse seduti davanti ad una scrivania.
    Potete trovare le mie foto a questo indirizzo:
    o cliccare direttamente sulle foto che vedete scorrere sulla destra.

    venerdì 15 gennaio 2010

    Tre D? No Doppia D...


    Dopo il ritorno di James Cameron, sempre più registi si stanno buttando a capofitto nel 3D (già prevedo con orrore un film di Michael Bay in 3D). Tutti a sentenziare come questa tecnologia salverà i cinema. Sinceramente, ragionando a mente fredda, non ne sono così convinto ed il perché è presto detto.
    Per quanto riguarda Avatar, tolti il 3D (non sempre influente), il sonoro, gli effetti speciali e i 500 metri quadrati di schermo dell'IMAX londinese, rimane ben poco se non un filmetto che ricalca Pochaontas e Balla coi lupi senza epicità e sentimento. Non ci si affeziona a nessun personaggio in quanto privi di spessore
    e sfumature, i buoni sono buoni, i cattivi sono cattivi. Insomma la sensazione è quella di avere tra le mani un nuovo giocattolo fine a se stesso. La domanda è: i registi che ne usufruiranno, saranno capaci di sfruttarla facendo perno su sceneggiature solide e personaggi di rilievo o si faranno prendere la mano per la voglia di stupire e basta?

    C'è il rischio di vedere lungometraggi tutti uguali e costituiti da uno schema prefissato: da una parte il protagonista buono affiancato dalla bella di turno, e dall'altra il/i cattivo/i. In mezzo? Il nulla assoluto condito da effetti speciali a non finire e sempre più strabilianti. Ma gli spettatori saranno veramente invogliati a spendere sempre più spesso 2 o 3 € in più per vedere un film? E le "vecchie" sale che fine faranno? Io penso che potrebbero avvantaggiarsi quando i Multiplex saranno pieni di 3D e poveri di idee, sempre che siano capaci di invogliare la gente.
    Prendiamo per esempio "Soul Kitchen" di Fatih Akan che ho visto mercoledì sera. Un film semplice ma dai risvolti geniali, divertenti, ironici, a tratti grotteschi fino all'eccesso ma solido, ben girato e recitato, forse anche
    furbetto. Alla fine della proiezione sono uscito dalla sala contento e soddisfatto, convinto di non aver buttato 5 €. Non mi sono mai annoiato. Di contro "Avatar" dopo un'ora di proiezione, aveva già detto tutto ed ha cominciato a strapparmi qualche sbadiglio.
    Se qualcuno mi chiedesse cosa andare a vedere tra "Soul Kitchen" e "Avatar", 10 giorni fa gli avrei proposto il secondo ma oggi opterei per il Soul. Chi vincerà? Chi avrà ragione? Ai posteri l'ardua sentenza ma io rimarrò ancora fedele alla bi-dimensione con qualche fuga sporadica nella terza.

    lunedì 4 gennaio 2010

    Una giustizia divina c'è


    Innanzitutto rinnovo gli auguri di buon anno a tutti ma, soprattutto, è d'obbligo formulare anche gli auguri di buon cinema a tutti.
    Quest'oggi ho avuto la conferma che, probabilmente, una giustizia divina c'è. Qualche giorno fa, il "prode" Cristian De Sica, si prodigava nell'autoproclamarsi salvatore del cinema italiano. Il cine panettone garantirebbe la vitalità dell'industria cinematografica italiana. A sua detta il cine panettone diverte e riempie le sale mentre i film seri non li va a vedere nessuno. Qualcuno gli contestava il fatto che a Natale oltre il 50% delle sale italiane proiettavano solo "Natale a Beverly Hills" (37 cinema su 52 a Roma proiettavano il suddetto film), cosa che avviene da molti anni ormai, e che quindi non avendo rivali e, non essendoci praticamente altro da vedere, gli italiani sono costretti nella scelta. Quest'anno si sono aggiunti ulteriori fattori:

    1) lo spostamento a gennaio di Avatar (se non sbaglio siamo gli unici ad averlo spostato, un caso?);
    2) le innumerevoli feste ravvicinate con le sale prese letteralmente d'assalto.

    Naturalmente il De Sica, oltre a compiacersi del fatto che gli italiani sono come li dipinge lui (sic!), ci fa sapere che se venisse dato lo stesso spazio agli altri film, i cinema sarebbero praticamente vuoti. A parte il fatto che è e rimane una sua supposizione, e che finché non si fa una prova non lo potremo mai sapere, oggi giunge la notizia che Guy Ritchie e il suo Sherlock Holmes, stanno facendo le scarpe al gruppo De Laurentiis e questo, nonostante meno copie ed il ritardo di qualche giorno rispetto all'uscita del volgare lungometraggio nostrano.
    Insomma una volta tanto giustizia c'è.

    mercoledì 30 dicembre 2009

    Messaggio di fine anno Parte seconda

    Riprendo dal sito di Vittorio Arrigoni  e pubblico:

    Roger Waters to the Gaza Freedom March

    A message of solidarity with THE GAZA FREEDOM MARCH


    27 December 2009

    My name is Roger Waters. I am an English musician living in the USA. I am writing to express my great admiration for and solidarity with the 1360 men and women from 42 different countries around the World who are gathering in Egypt, preparing for The Gaza Freedom March. We all watched, aghast, the vicious attack made a year ago on the people of Gaza by Israeli armed forces and the ongoing illegal siege. The suffering wrought on the
    population of Gaza by both the invasion and the siege is unimaginable to us outside the walls. The aim of The Freedom March is to focus world attention on the plight of the Palestinian people in Gaza in the hope that the scales will fall from the eyes of all, ordinary, decent people round the world, that they may see the enormity of the crimes that have been committed, and demand that their governments bring all possible pressure to bear on Israel to lift the siege.

    I use the word ‘crimes’ advisedly, as both the siege and the invasion have been declared unlawful by United Nations bodies and leading human rights organizations. If we do not all observe international law, if some governments think themselves above it, it is but a few short, dark, steps to barbarism and anarchy.
    The Gaza Freedom March is a beacon to all those of us who believe that under the skin, we are all brothers and sisters, who must stand shoulder to shoulder, if we are to make a future where all have recourse to law and universal human rights. Where life, liberty, and the pursuit of happiness is not just the preserve of the few. All the oil in The Middle East is not worth one child’s life. So to those of you who march, I tip my hat. It is a brave and noble thing you do, and when you reach your goal please tell our Palestinian brothers and sisters, that out here, beyond the Walls of their Prison, stand hundreds of thousands of us in solidarity with them. Today, hundreds of thousands, tomorrow, millions, soon, hundreds of millions.
    We Shall Overcome.

    Roger Waters

    lunedì 28 dicembre 2009

    Discorso di fine anno



     Come approcciarsi alla fine dell'anno, nutrendo una qualche forma di speranza? Beh io l'ho trovata nello splendido monologo finale de "Il Grande Dittatore" di Charlie Chaplin.
    Non servono parole per descrivere la grande satira che trasuda da ogni poro di questa pellicola; e il discorso finale non è altro che una gemma luminosa da cui trarre giovamento nello spirito.
    Leggete e meditate:

    Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore, non è il mio mestiere. Non voglio governare, ne’ conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
    In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette.
    Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari, ci serve umanità, più che abilità, ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza, e tutto è perduto.
    L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, miolini di uomini donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
    A coloro che mi odono io dico: non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggiero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
    L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
    Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore! Voi non siete macchine, non siete bestie, siete uomini! Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore! Voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui!
    Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel vangelo di San Luca è scritto: “il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo”, non di un solo uomo, o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza. Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.
    Promettendovi queste cose, dei bruti sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse sono liberi, perchè rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse. Combattiamo per liberare il mondo eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
    Soldati! In nome della democrazia, siate tutti uniti!
    Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia.
    Guarda in alto, Hannah! Le nuovole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall’oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio della loro brutalità.
    Guarda in alto, Hannah! L’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull’arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.
    Guarda in alto, Hannah.
    Lassù!

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