Innanzitutto rinnovo gli auguri di buon anno a tutti ma, soprattutto, è d'obbligo formulare anche gli auguri di buon cinema a tutti.
Quest'oggi ho avuto la conferma che, probabilmente, una giustizia divina c'è. Qualche giorno fa, il "prode" Cristian De Sica, si prodigava nell'autoproclamarsi salvatore del cinema italiano. Il cine panettone garantirebbe la vitalità dell'industria cinematografica italiana. A sua detta il cine panettone diverte e riempie le sale mentre i film seri non li va a vedere nessuno. Qualcuno gli contestava il fatto che a Natale oltre il 50% delle sale italiane proiettavano solo "Natale a Beverly Hills" (37 cinema su 52 a Roma proiettavano il suddetto film), cosa che avviene da molti anni ormai, e che quindi non avendo rivali e, non essendoci praticamente altro da vedere, gli italiani sono costretti nella scelta. Quest'anno si sono aggiunti ulteriori fattori:
1) lo spostamento a gennaio di Avatar (se non sbaglio siamo gli unici ad averlo spostato, un caso?);
2) le innumerevoli feste ravvicinate con le sale prese letteralmente d'assalto.
Naturalmente il De Sica, oltre a compiacersi del fatto che gli italiani sono come li dipinge lui (sic!), ci fa sapere che se venisse dato lo stesso spazio agli altri film, i cinema sarebbero praticamente vuoti. A parte il fatto che è e rimane una sua supposizione, e che finché non si fa una prova non lo potremo mai sapere, oggi giunge la notizia che Guy Ritchie e il suo Sherlock Holmes, stanno facendo le scarpe al gruppo De Laurentiis e questo, nonostante meno copie ed il ritardo di qualche giorno rispetto all'uscita del volgare lungometraggio nostrano.
Insomma una volta tanto giustizia c'è.
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