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sabato 20 giugno 2009

Una buona azione non costa niente



Colby Curtin era una bambina deliziosa, purtroppo malata da 3 anni di una grave forma di cancro al fegato, lei di che di anni ne aveva solo 10. Appassionatissima di film della Pixar, aveva espresso il desiderio di vedere “Up“, l’ultima uscita (per ora, solo negli USA) della casa di produzione specializzata in computer generated imagery.

Purtroppo, per via delle sue delicatissime condizioni di salute, non le era possibile spostarsi, neanche verso il cinema più vicino. Così, i suoi hanno telefonato alla Pixar e, dopo pochi giorni, ecco un dvd in anteprima per la piccola Colby, che ha potuto guardare in versione integrale il film che racconta le avventure di un vecchio signore, di un bambino e della loro casa che vola nel cielo grazie a una moltitudine di palloncini ad essa legati.

Dopo solo 7 ore dalla visione di Up, la piccola Colby, confortata anche dal suo desiderio realizzato, ha chiuso gli occhi per sempre.

FONTE: www.cineblog.it

mercoledì 18 marzo 2009

Prima e dopo la donazione



PRIMA DELLA DONAZIONE
Il giorno prima della donazione è bene:

• non assumere farmaci occasionali (ad esempio analgesici per il mal di testa),
• evitare sforzi fisici maggiori del solito, come ad esempio allenamenti particolarmente intensi, che potrebbero determinare possibili aumenti delle transaminasi
• evitare pasti abbondanti (soprattutto limitare gli alcolici).


Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospendere l'assunzione quotidiana della pillola contraccettiva.
Prima della donazione è necessario fare una colazione leggera, purché priva di grassi, a base ad esempio di frutta fresca, spremute, tè o caffè poco zuccherati, qualche biscotto o fetta biscottata, salvo i casi in cui sia necessario valutare accuratamente esami come glicemia, trigliceridi e colesterolo, per i quali è necessario il digiuno. Non si possono mangiare cibi solidi né bere latte e derivati (quindi niente latte, yogurt, cappuccino, paste alla crema o burro, uovo e cibi contenenti grassi in genere).
Ricordarsi di indossare indumenti comodi, con maniche ampie e prive di elastici, per impedire che rimboccandole non stringano troppo il braccio utilizzato per la donazione.

DOPO LA DONAZIONE
Dopo il prelievo, al donatore viene offerto un buon ristoro per reintegrare liquidi, zuccheri e sostanze nutrienti.
Il giorno della donazione dovrebbe essere una giornata di riposo ed è consigliabile, nelle ore successive alla donazione.

• Evitare il fumo per almeno 2 ore
• Evitare l’attività fisica impegnativa, gli sport agonistici ed attività pericolose o che richiedano doti di equilibrio Pranzare con alimenti facilmente digeribili ed astenersi dagli eccessi alimentari
• Bere almeno 1 litro di liquidi nell’arco della giornata, soprattutto in occasione della donazione di plasma, evitando bevande fredde
• Evitare l’assunzione di bevande alcoliche durante la giornata
• Esporsi al sole o al calore con prudenza e moderazione (bagni, spiagge, saune)
• Evitare la guida di mezzi di trasporto pubblico (autobus, taxi, treni, aerei)
• Non sottoporre a sforzi e non tenere flesso il braccio medicato, mantenere il tampone per almeno 6 ore
• Eventuali sintomi come nausea, sudorazione, vertigini, stanchezza, possono essere controllati assumendo la posizione seduta o, meglio, distesa con le gambe leggermente sollevate rispetto al corpo.
• Se dovesse verificarsi una lipotimia (svenimento), questa va trattata come al punto 9, magari facendosi aiutare da qualcuno
• Comunicare al Servizio Trasfusionale ogni eventuale malessere che si verificasse anche a distanza di qualche ora dalla donazione


Inoltre ai lavoratori dipendenti, o interessati dalle tipologie contrattuali previste dal Decreto Legislativo n. 276 del 10.09.2003 (Legge Biagi), viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.

Dove si dona
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso le Sezioni dell’A.D.V.S.G. della regione per informazioni oppure direttamente al Centro Trasfusionale del Servizio di Immunoematologia e Trasfusione del Sangue dell’Azienda per i Servizi Sanitari, presso gli Ospedali Civili, aperto dalle 8.00 alle 10.00 dal lunedì al sabato per ricevere le donazioni.
Inoltre dalle 11.00 alle 13.00 degli stessi giorni il Centro Trasfusionale è contattabile per informazioni telefoniche.

Indirizzo e orari di accesso per la sede di Gorizia
Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 “Isontina”
Ospedale di Gorizia - Dipartimento dei Servizi Diagnostici
Servizio di Immunoematologia e Trasfusione del Sangue (SIT)
Via Vittorio Veneto, 171 Gorizia
Edificio principale – Piano Terra


Lunedì 8.00 – 10.00
Martedì 8.00 – 10.00
Mercoledì 8.00 – 10.00
Giovedì 8.00 – 10.00
Venerdì 8.00 – 10.00
Sabato 8.00 – 10.00

lunedì 16 marzo 2009

Come si dona



Donazione sangue intero
Il prelievo del sangue dura tra i 5 e gli 8 minuti ed è del tutto innocuo, in quanto effettuato con materiale sterile e monouso. Il volume del prelievo di sangue è stabilito dal D.M. 25.01.2001 ed è di 450 cm3 +/- 10%. Tale quantitativo è stato determinato in modo da garantire contemporaneamente sia una adeguata preparazione degli emocomponenti (concentrati di globuli rossi, piastrine, unità di plasma) sia l'assenza di complicanze per il donatore.

Quanto si può donare
La frequenza annua delle donazioni, che non possono avvenire a meno di 90 giorni una all’altra, può essere di

• 4 volte l'anno per l'uomo
• 2 volte l'anno per la donna in età fertile.


Plasmaferesi: donazione di plasma
La plasmaferesi si esegue con apparecchiature specifiche (separatori cellulari) che prelevano il sangue e ne separano le componenti, restituendo le cellule al donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 a 50 minuti circa e si effettua preferibilmente su appuntamento.

Quanto si può donare
I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. L’intervallo tra una donazione e l’altra di solo plasma, può essere anche di solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto rapidamente) senza alcuna conseguenza o ripercussione negativa.

Piastrinoaferesi: donazione di piastrine
La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine, che verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie (come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo). Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo.
Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante alcuni cicli durante i quali l’apparecchiatura utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest’ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore. Tutto il procedimento dura circa 1 ora e mezza.

Quanto si può donare
Si possono eseguire di norma non più di 6 piastrinoaferesi l’anno; l’intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi e tra una piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di 14 giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi è di 1 mese.

Donazione multi-component
È un nuovo tipo di donazione che permette di realizzare, in un’unica seduta, la raccolta di globuli rossi concentrati, piastrine e plasma in varie associazioni tra loto. Rispetta e tutela la salute del donatore in quanto permette di personalizzare la donazione (in base alle caratteristiche ematologiche e fisiche).

Quanto si può donare
L’intervallo tra due donazioni di multi-component varia tra 14 e 180 giorni, a seconda del tipo di componente oggetto del prelievo

lunedì 9 marzo 2009

Chi non può Donare (2^ parte)


VACCINAZIONI
Virus o batteri vivi attenuati: Esclusione per 4 settimane
Virus, batteri o rickettsie inattiviti/uccisi Tossoisdi: Esclusione per 48 ore se il soggetto è asintomatico.
Vaccini dell’Epatite A e B: Esclusione per 48 ore se il soggetto è asintomatico e non vi è stata esposizione
Rabbia: Esclusione per 48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione. Se il vaccino è stato somministrato dopo l’esposizione, esclusione per 1 anno.
Vaccine dell’encefalite da zecche: Nessuna esclusione si il soggetto sta bene e non vi è stata esposizione

CRITERI DI ESCLUSIONE PERMAMENTE
Malattie infettive: Epatite C – Epatite B (eccetto persone divenute HBSAg negative e HBSAb positive) – HIV ½ - HTLV I/II – Babesiosi – Lebbra – Kala Azar (Lishmaniosi viscerale) – Tripanosoma – Epaite d eziologia indeterminata
Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile (TSE) (ad esempio Morbo di Creutzfeld-Jakob, nuova variante del Morbo di Morbo di Creutzfeld-Jakob): Persone con antecedenti medici o familiari che comportano un rischio di contrarre TSE, candidati donatori che hanno soggiornato nel periodo dal 1980 al 1996 per più di 6 mesi cumulativi nel Regno Unito, candidati donatori che hanno ricevuto trasfusioni allogeniche nel Regno Unito dopo il 1980.
Assunzione di sostanze farmacologiche: Ogni antecedente di uso non prescritto di sostanze farmacologiche per via IN, EV o tramite altri strumenti in grado si trasmettere gravi malattie infettive, comprese sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo fisico.
Riceventi xenotrapianti
Comportamento sessuale: Persone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie trasmissibili con il sangue
Alcolismo cronico

NON IDONEO A TUTELA DELLA PROPRIA SALUTE
Malattie autoimmuni: Ad esclusione della Malattia Celiaca: purché il donatore segua una dieta piva di glutine.
Malattie cardiovascolari: Donatori con affezioni cardiovascolari n atto o pregresse ad eccezione di anomalie congenite completamente curate.
Malattie organiche del sistema nervoso centrale: Antecedenti di gravi malattie organiche del sistema nervoso centrale
Neoplasie o malattie maligne: Eccetto cancro in situ con guarigione completa
Tendenza anomala all’emorragia: Candidati donatori con antecedenti di coagulopatia congenita o acquisita importante.
Crisi di svenimenti e/o convulsioni: Convulsioni diverse da quelle febbrili infantili d eccezione di quelle per le quali sono trascorsi 3 anni dall’ultima terapia anticonvulsiva senza ricadute
Affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunofagiche, renali, metaboliche o respiratorie: Candidati donatori con grave affezione attiva, cronica o reversibile
Diabete: Se in trattamento con insulina

venerdì 6 marzo 2009

Chi non può Donare (1^ parte)



Criteri di esclusione temporanea e permanente
Non esistono categorie di persone escluse dalla donazione, ma nella selezione del donatore sono valutati i comportamenti che possono risultare a rischio. Ad esempio:

ESCLUSIONI TEMPORANEE

Gravidanza: Esclusione per 1 anno dopo il parto.
Interruzione di gravidanza: Esclusione per 6 mesi dopo l’interruzione.
Intervento chirurgico minore: Esclusione per 1 settimana.
Cure odontoiatriche: Cure di minore entità da parte di dentista o odontoigienista esclusione per 48 ore (l’estrazione, la devitalizzazione e interventi analoghi sono considerati interventi chirurgici minori).
Terapie:
Rinvio per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo dei medicinali prescritti e la malattia oggetto di cura.
Allergie e farmaci:
Con particolare riguardo alla penicillina, rinvio di 1 anno dopo l’ultima esposizione.
Glomerulonefrite acuta: Si può donare dopo 5 anni dalla completa guarigione.
Brucellosi – Osteomielite – Febbre Q - Tubercolosi: Si può donare dopo 2 anni dalla completa guarigione.
Febbre reumatica: Si può donare dopo 2 anni la cessazione dei sintomi in assenza di cardiopatia cronica.
Toxoplsmosi Mononucleosi inferiva, Morbo di Lyme: Si può donare 6 mesi dopo la data di guarigione.
Febbre > 38°C, Affezioni di tipo influenzale: Si può donare 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi.
Malaria: individui che sono vissuti in zona laica nei primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi della loro vita: Esclusione dalla donazione di sangue intero, emazie e piastrine per i 3 anni successivamente al ritorno dall’ultima visita in zona endemica a condizione che la persona resti asintomatica.
Viaggi in zone endemiche per malattie tropicali:
Si può donare dopo 3 mesi dal rientro (valutare lo stato di salute dopo il rientro).

ESPOSIZIONI A RISCHIO DI CONTRARRE INFEZIONI TRASMISSIBILI CON IL SANGUE

Esclusione per 4 mesi dall’ultima esposizione al rischio per chi effettua:
- Esame endoscopico con strumenti flessibili
- Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago
- Trasfusioni emocomponenti o somministrazione di emoderivati
- Trapianto di tessuti o cellule di origine umana
- Tatuaggi o body piercing
- Agopuntura, se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta
- Persone a rischio dovuto a stretto contatto domestico con persone affette da Epatite B
- Rapporti sessuali con persone a rischio di trasmissione di malattie infettive
- Rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da HBV, HCV, HIV
- Intervento chirurgico maggiore

mercoledì 4 marzo 2009

Perché Donare e Chi può Donare



Perché Donare
Donare il sangue è un gesto semplice ma ricco di consapevolezza e solidarietà

VERSO GLI ALTRI: perché il sangue può davvero salvare una vita o addirittura più vite;

VERSO SE STESSI: perchè donare sangue periodicamente garantisce ai donatori potenziali un controllo costante dello stato di salute, attraverso visite sanitarie e accurati esami di laboratorio.

La maggior parte di noi può donare il sangue e la maggior parte di noi, almeno una volta nella vita, potrebbe averne bisogno. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza ed è infatti indispensabile :

• nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza
• nei casi di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri, ecc.
• in interventi chirurgici e trapianti di organi e tessuti
• nella cura delle malattie oncologiche
• nelle varie forme di anemia cronica


Il fabbisogno nazionale di sangue intero, secondo le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità, è calcolato in 2.300.000 unità, mentre quello del plasma è di 850.000 litri. Per raggiungere queste cifre i donatori dovrebbero essere almeno 1.300.000. Siamo ancora molto lontani da questa cifra e perciò dall'autosufficienza, specie per i plasmaderivati. Per coprire il fabbisogno è necessario ricorrere all'importazione di plasma e di emoderivati che non sempre sono ottenuti da donatori volontari periodici. Anche se di sangue nella nostra Regione se ne dona tanto, grazie anche alla riconosciuta cultura della solidarietà verso il prossimo del Friuli Venezia Giulia, non dimentichiamoci che gran parte del nostro paese è carente e quindi è necessario contribuire all’auspicata autosufficienza nazionale.

Chi può Donare
Ogni persona sana, d’età’ compresa fra i 18 ed i 65 anni (fino a 60 anni per la prima donazione), di peso corporeo non inferiore ai 50 kg (e non inferiore ai 60 kg per la donazione multi-component).
Al momento della donazione devono essere nella norma, cioè nei limiti previsti dalla legge:

• le condizioni generali di salute;
• la pressione arteriosa (massima tra 110 e 180 mmHg e minima tra 60 e 100 mmHg);
• la frequenza cardiaca (tra 50 e 100 battiti/minuto).
o l’emoglobina che deve essere:
- per sangue intero almeno 13,5 per gli uomini e 12,5 per le donne,
- per plasmaferesi almeno 12,5 per gli uomini e 11,5 per le donne.

venerdì 27 febbraio 2009

L'importanza del dono del sangue


Con il post di oggi vi voglio introdurre nella importante questione della donazione del sangue. La nostra regione, insieme all'Emilia Romagna, è la più virtuosa riuscendo a non avere problemi di autosufficienza sia per quanto riguarda le sacche di sangue, sia per il plasma. I dati e le prospettive future, ci dicono che con il passare degli anni ce ne sarà sempre più bisogno quindi è importante far circolare il messaggio dell'importanza di questo gesto solidale e volontario.
Attraverso 6 tappe svilupperò i seguenti temi:
Cos'è il sangue;
Perché donare e chi può farlo;
Chi non può donare;
Come si dona;
Cosa fare prima e dopo la donazione;
Dove si dona.


Cos'è il sangue

Il SANGUE è un tessuto liquido del nostro organismo, circolante all’interno dei vasi sanguigni, che rappresenta il 7-8% del peso del nostro corpo. È responsabile delle più importanti funzioni vitali e si compone di una parte liquida (il plasma) e di minuscoli corpi attivissimi nel purificare e difendere il corpo umano.

• Il Plasma è la componente liquida del sangue (circa 55-60% del totale) costituito da acqua per il 94-95%, in cui sono sciolti grassi, zuccheri, proteine, fattori della coagulazione, anticorpi, ormoni, vitamine.
• I Globuli Rossi, detti anche emazie o eritrociti, rappresentano le cellule più numerose del sangue (circa 4-5 milioni per millimetro cubo) derivano dal midollo osseo ed hanno questo colore perché ricchi di un pigmento a base di ferro, l’emoglobina, con la quale trasportano l’ossigeno ai tessuti e l’anidride carbonica ai polmoni, perché con la respirazione, possa essere espulsa.
• I Globuli Bianchi, detti anche leucociti, (circa 5.000 per millimetro cubo) più grandi di quelli rossi, hanno il compito di combattere i processi infettivi e di ostacolare la penetrazione dei germi nell’organismo ed intervengono in diversi modi nella difesa del nostro organismo da aggressioni esterne (da virus, batteri, funghi, neoplasie).
• Le Piastrine, dette anche trombociti, (circa 150.000-400.000 per millimetro cubo), sono piccole particelle che si riuniscono in ammassi in corrispondenza di una lesione della parete di un vaso, così da formare un primo tappo che impedisca l’uscita del sangue. Intervengono poi nel processo della coagulazione che conduce alla formazione de un tappo definitivo ed alla fine dell’emorragia. è grazie alle piastrine che le ferite si rimarginano.

Il gruppo sanguigno è una delle numerose caratteristiche di un individuo (proprio come il colore degli occhi e dei capelli) ed è geneticamente determinato alla nascita. I gruppi sanguigni vengono determinati dalla presenza o assenza, sulla membrana cellulare, dei globuli rossi, di alcuni antigeni e di alcune agglutinine nel plasma sanguigno. Si distinguono innanzitutto 4 diversi gruppi sanguigni nel sistema AB0:

GRUPPO 0
non possiede alcun antigene sulla membrana dei globuli rossi, mentre il plasma sanguigno possiede ambedue le agglutinine;

GRUPPO A
ha sui globuli rossi la presenza dell'antigene A, mentre nel plasma si riscontra la presenza dell'agglutinina beta (o anti-B);

GRUPPO B
è caratterizzato dalla presenza dell'antigene B sui globuli rossi e dalla presenza dell'agglutinina alfa (o anti-A) nel plasma;

GRUPPO AB
presenta entrambi gli antigeni sui globuli rossi ma nessuna agglutinina nel plasma.
Ognuno di questi gruppi sanguigni viene suddiviso ulteriormente in due categorie dal fattore Rhesus, che indica la presenza di particolari agglutinine nel sangue e può essere positivo (Rh+) o negativo (Rh -).

Le agglutinine e gli antigeni del sangue pongono delle barriere alle trasfusioni di sangue tra persone di gruppi diversi. In particolare:

GRUPPO SANGUIGNO: 0+
PUÒ RICEVERE DA: 0+, 0-
PUÒ DONARE A: A+, 0+, B+, AB+

GRUPPO SANGUIGNO: A+
PUÒ RICEVERE DA: A+, A-, 0+, 0-
PUÒ DONARE A: A+, AB+

GRUPPO SANGUIGNO: B+
PUÒ RICEVERE DA: B+, B-, 0+, 0-
PUÒ DONARE A: B+, AB+

GRUPPO SANGUIGNO: AB+
PUÒ RICEVERE DA: TUTTI
PUÒ DONARE A: AB+

GRUPPO SANGUIGNO: 0-
PUÒ RICEVERE DA: 0-
PUÒ DONARE A: TUTTI

GRUPPO SANGUIGNO: A
PUÒ RICEVERE DA: A-, 0-
PUÒ DONARE A: A+, A-, AB+, AB-

GRUPPO SANGUIGNO: AB-
PUÒ RICEVERE DA: A-, 0-, B-, AB-
PUÒ DONARE A: AB+, AB-

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