Titolo Originale: True Grit
Titolo Italiano: Il Grinta
Regia:
Ethan Coen, Joel Coen
Anno: 2010
Durata: 110'
Interpreti:
- Hailee Steinfeld (Mattie Ross)
- Jeff Bridges (Rooster J. Cogburn)
- Matt Damon (La Boeuf)
- Josh Brolin (Tom Chaney)
- Barry Pepper (Lucky Ned Pepper)
Trama: 1870. Nell'America di frontiera subito dopo la Guerra Civile, la quattordicenne Mattie Ross si mette in viaggio verso Fort Smith, nell'Arkansas, determinata ad ottenere giustizia per la morte del padre, ucciso a sangue freddo dal codardo Tom Chaney per due pezzi d'oro. L'uomo è fuggito in territorio Indiano, facendo perdere le sue tracce, ma Mattie è determinata ad inseguirlo per vederlo un giorno impiccato. La ragazza chiede aiuto ad uno dei più spietati sceriffi della città, l'ubriacone dal grilletto facile Rooster Cogburn, che, dopo aver rifiutato più volte, alla fine accetta il suo incarico. Ma ad inseguire Chaney c'è anche il ciarliero Texas ranger LaBoeuf, che dà la caccia al killer per riportarlo in Texas e riscuotere la grossa taglia che pende sulla sua testa - circostanza che porta il trio ad incontrarsi lungo la strada. Ciascuno guidato da un suo codice morale particolare, i tre formano un gruppo piuttosto improbabile che cavalca verso un futuro imprevedibile, avvolto nella leggenda e fatto di errori e brutalità, di coraggio e delusioni, sete di vendetta e purissimo amore.
Nel recensire "True Grit" non posso non nascondere una certa delusione. Partito con le migliori intenzioni, l'eccessiva linearità di scrittura di molte recensioni mi avevano messo una pulce nell'orecchio, ponendomi già nel dubbio se queste fossero fin troppo allineate. Alla fine mi sono ritrovato più concorde con chi ha nutrito qualche dubbio sull'appellativo di capolavoro affibiatogli da gran parte della stampa. Mi è sembrato di rivivere la stessa emotività di "Hereafter", altro film eccessivamente sopravvalutato. Anzi, volendo citare Clint Eastwood, il suo "Gli Spietati" è di gran lunga superiore (infatti vinse l'oscar per miglior film e miglior regia).
Chiariamo il film è bello, ben girato e recitato, ma NON è un capolavoro, a tratti è noioso (la parte centrale) e, sinceramente, i dialoghi non sono poi così taglienti (i western sono pieni di questo tipo di battute, insomma niente di nuovo), i Coen hanno fatto di meglio e molto in passato.
Qualcuno ha trovato scandalosa l'assenza di nominations ai Golden Globes, ma ho trovato ben più esagerate le 10 nominations degli Oscar.
Se c'è qualcosa che manca nel film è l'epicità, il mito e, citando il titolo, la grinta. Dal canto suo il comparto di attori è notevole, a cominciare dalla scoperta Hailee Steinfeld. Jeff Bridges è sì gigantesco ma a momenti eccessivamente gigionesco, si vede quanto il personaggio l'abbia divertito.
Insomma rivedendo il predecessore "True Grit" del 69', il confronto è molto livellato, sicuramente quello dei Coen è più sporco e violento, ma l'epicità di John Wayne potrebbe essergli superiore.
La battuta: "Se voleva un funerale adeguato doveva farsi ammazzare d'estate."
Il film è:
Voti:
35mm: 3 / 5
Cinematografo: 3 / 5
CinemaDelSilenzio: 6,5
IMDB: 8,1
FilmTV: 4 / 5
MoviePlayer: 7,7
MyMovies: 3,8 / 5
MIO: 6
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