domenica 13 febbraio 2011

Rabbit Hole


Titolo Originale: Rabbit Hole
Titolo Italiano: Id.
Regia: John Cameron Mitchell
Durata: 90'
Anno: 2010
Interpreti:

Nicole Kidman Nicole Kidman ...
Aaron Eckhart Aaron Eckhart ...
Dianne Wiest Dianne Wiest ...
Nat
Miles Teller Miles Teller ...
Jason
Tammy Blanchard Tammy Blanchard ...
Izzy
Sandra Oh Sandra Oh ...
Gaby
Giancarlo Esposito Giancarlo Esposito ...
Auggie







Trama: Becca e Howie Corbett sono una coppia felicemente sposata il cui mondo perfetto cambia per sempre quando il figlio Danny rimane vittima in un incidente. Lei, ex donna in carriera trasformatasi in casalinga, cerca di ridefinire la propria esistenza in un paesaggio surreale di amici e famigliari carichi di buone intenzioni, fino a trovare conforto in una misteriosa relazione con un giovane e inquieto artista di fumetti, Jason. L'ossessione di Becca per l'uomo la distrae dal ricordo di Danny, mentre Howie si immerge nel passato, cercando rifugio negli estranei che gli offrono ciò che Becca è incapace di dare. I Corbett, entrambi alla deriva, finiranno per prendere sorprendenti e pericolose decisioni nello scegliere il cammino che determinerà il loro destino.




Rabbit Hole segna il ritorno in grande stile di Nicole Kidman. Dopo tanti film in cui appariva brava ma non eccelsa, l'attrice statunitense torna a deliziare il suo pubblico con una prova d'attrice che le ha permesso di ritornare alla ribalta con una nomination all'oscar. Ma non è solamente la sua presenza a fare di Rabbit Hole un film interessante (che non rimarrà sicuramente nella storia del cinema).
Lo script è solido e deriva da una piéce teatrale vincitrice del premio pulitzer, e il comparto formato dagli attori è all'altezza della situazione, da Aaron Eckhart, alla splendida Dianne West. Il dramma diretto da Cameron Mitchell (Edwig - La diva con qualcosa in più, Shortbus) riesce nella lodevole impresa nel non cadere nelle solite scene madri targate Hollywood, peculiarità di gran parte delle produzioni incentrate sulla rielaborazione di un lutto, in questo caso la perdita del figlio di 4 anni.
Mentre il marito Howie cerca la via d'uscita nella quotidianeità giornaliera (il lavoro, le partite a squash, il gruppo di incontro), Becca, ossessionata dalla presenza immaginaria del figlio, cerca di cancellarne le tracce trovando conforto nel rapporto con Jason, il ragazzo che ha ucciso loro figlio con la macchina.
Come detto in precedenza Mitchell non cade nelle trappole come la possibile relazione extra coniugale di Howie solo immaginata in un attimo di sconforto. Per fortuna il regista sceglie una strada diversa lasciando si uscire il dolore e la rabbia a piccole dosi, ma anche cercando, attraverso il finale, la consapevolezza che si può uscire dal dolore insieme. E se il dolore e il peso sono come "un mattone riposto in una tasca per tutta la vita", c'è la possibile illusione- consolazione che l'universo sia formato da mondi paralleli dove i nostri alter ego vivono una vita felice mentre noi rmaniamo in quella triste e questo, per Becca, è una certezza che sostituisce la fede in un Dio considerato "cinico e bastardo". E' il fumetto di Jason (da cui è tratto proprio il titolo del film) ad aprire la mente di Becca permettendole di aprire una porta utile a riavvicinarlo al marito. L'occasione sarà un barbecue organizzato con amici e parenti studiato per ritornare ad una "realtà" nascosta agli occhi degli altri, un nuovo inizio legato da due mani e l'intreccio delle loro dita.


Il dialogo:
Becca: Does it ever go away?
Nat: No, I don't think it does. Not for me, it hasn't - has gone on for eleven years. But it changes though.
Becca: How?
Nat: I don't know... the weight of it, I guess. At some point, it becomes bearable. It turns into something that you can crawl out from under and... carry around like a brick in your pocket. And you... you even forget it, for a while. But then you reach in for whatever reason and - there it is. Oh right, that. Which could be aweful - not all the time. It's kinda...
[deep breath]
Nat: not that you'd like it exactly, but it's what you've got instead of your son. So, you carry it around. And uh... it doesn't go away. Which is...
Becca: Which is what?
Nat: Fine, actually.


Il film è: INTERESSANTE


Voti:
35mm: 4 / 5
Cinematografo: 3 / 5
CinemaDelSilenzio: 7
FilmTV: 4 / 5
IMDB: 7,4
MoviePlayer: 7,8
MyMovies: 3,63 / 5
Spietati: 6,5
MIO: 6,5

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