giovedì 21 febbraio 2008

Titolo Originale: Into the wild
Titolo Italiano: Id.
Anno: 2007
Regia:
Sean Penn
Attori:
Emile Hirsch (Christopher McCandless)
Marcia Gay Harden (Billie McCandless)
William Hurt (Walt McCandless)
Jena Malone (Carine McCandless)
Catherine Keener (Jan Burres)
Vince Vaughn (Wayne Westerberg)
Kristen Stewart (Tracy)
Hal Holbrook (Ron)

"La felicità è reale solo quando è condivisa".
E' nel momento più tragico e sofferto che Christopher McCandless (rinominatosi Alexander Supertramp ed interpretato da uno straordinario Emile Hirsch) raggiunge la saggezza e capisce che la felicità va ricercata nel proprio sistema all'interno della società, perchè la Natura per quanto bella e incontaminata, è anche crudele e selvaggia, non adatta all'uomo divenuto incapace di qualsiasi istinto di sopravvivenza e forse di legame verso essa. La razza umana si è abituata alle comodità, quelle comodità da cui Alexander scappa. E' un ragazzo di poco più di vent'anni che fugge da tutto e da tutti alla ricerca della purezza interiore che si contamini con Madre Natura. Fugge da genitori capaci solo di comprargli cose per coprire una verità nascosta, che lo fa soffrire che lo ha racchiuso in una condizione di solitudine che solo sua sorella può capire. "Io non ho più una famiglia" è questa la sentenza di Alex. La verità è la sua ossessione "Parafrasando Thoreau: non l'amore, non i soldi, non la fama, non la giustizia, datemi la verità". Alex fugge da una società di cui non si sente parte e così, come ci racconta la sorella, dà un taglio netto alla sua vita, dona tutti i suoi risparmi ad una fondazione benefica, getta le carte di credito, la carta d'identità intraprendendo un viaggio di due anni attraverso l'America approdando in Alaska. Come ultimo atto a distacco dalla civiltà, brucia gli ultimi soldi che ha in tasca ("La carriera è un invenzione del 20° secolo e a me non interessa"). La sua ultima casa sarà il Magic Bus, un pulmino trovato in mezzo alla neve. Racchiuso nei suoi libri, dove trova sempre una citazione per ogni situazione, rifiuta egoisticamente ogni nuovo legame affettivo ("Non devi pensare che l'unica soluzione stia nei rapporti umani: quello che importa è mutare i punti di vista" dice al vecchio Ron che lo vuole adottare). Alexander si mette in competizione con la Natura (discende il fiume in Kayak, va a caccia) vuole capire se può essere parte integrante di essa. Il tragico finale non è da considerarsi però un fallimento in quanto ha vissuto intensamente una vita che gli ha permesso di raggiungere una consapevolezza tale da poter "chiamare le cose con il loro nome" anche se stesso che tornerà ad essere di nuovo Christopher McCandless nell'ultimo messaggio lasciato nel Magic Bus. Sean Penn costruisce un film lucido che mischia la poeticità dei paesaggi mozzafiato, filmata ispirandosi alla tecnica di Terrence Mallik, alla tragicità degli eventi, intervalla i diversi rapporti interumani del protagonista con i silenzi della Natura incontaminata il tutto condito dalle musiche scritte ed interpretate da Eddie Vedder il cantante dei Pearl Jam. Non troverete immacolati paesaggi disneyani e nemmeno svenevolezze sentimentali facili, come di moda oggigiorno, ma puro, secco e duro cinema. E se pensate che a conti fatti le terre selvagge sono poco presenti, ricordate che anche la nostra società, le nostre strade lo sono. E se vi chiederete perchè Cristopher sembra incontrare solo gente positiva (a parte la famiglia e il poliziotto che lo bastona) e perchè a Sean Penn interessano le relazioni e i rapporti interumani tra questi personaggi. Tirando le somme potremmo racchiudere il tutto nelle due frasi finali, la felicità è reale solo quando è condivisa ma allo stesso tempo nei nostri rapporti siamo capaci di vedere quello che ha visto lui?

Voti:
Cinema del silenzio: 8,5
imdb:
8.3
mymovies:
4/5
35mm:
4/5
MIO:
9

"Some people feel like they don't deserve love. They walk away quietly into empty spaces, trying to close the gaps of the past."

2 commenti:

Domenico ha detto...

Bellissimo film da rivedere con attenzione per scoprire tutte le sfumature che offre.
La musica di Eddie Vedder sottolinea poi perfettamente lo spirito del film.

Anonimo ha detto...

film straordinario.
e concordo con domenico con il dire che la voce di eddie chiude meravigliosamente un cerchio che, liscio e preciso, disegna la trama di questo film.
appena uscita dalla sala del cinecity, sono andata in negozio a comprare la colonna sonora e mi sono riempita di nuovo di quelle splendide immagini, tornando a casa.. nella mia comoda auto..

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