mercoledì 18 marzo 2009
Prima e dopo la donazione
PRIMA DELLA DONAZIONE
Il giorno prima della donazione è bene:
• non assumere farmaci occasionali (ad esempio analgesici per il mal di testa),
• evitare sforzi fisici maggiori del solito, come ad esempio allenamenti particolarmente intensi, che potrebbero determinare possibili aumenti delle transaminasi
• evitare pasti abbondanti (soprattutto limitare gli alcolici).
Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospendere l'assunzione quotidiana della pillola contraccettiva.
Prima della donazione è necessario fare una colazione leggera, purché priva di grassi, a base ad esempio di frutta fresca, spremute, tè o caffè poco zuccherati, qualche biscotto o fetta biscottata, salvo i casi in cui sia necessario valutare accuratamente esami come glicemia, trigliceridi e colesterolo, per i quali è necessario il digiuno. Non si possono mangiare cibi solidi né bere latte e derivati (quindi niente latte, yogurt, cappuccino, paste alla crema o burro, uovo e cibi contenenti grassi in genere).
Ricordarsi di indossare indumenti comodi, con maniche ampie e prive di elastici, per impedire che rimboccandole non stringano troppo il braccio utilizzato per la donazione.
DOPO LA DONAZIONE
Dopo il prelievo, al donatore viene offerto un buon ristoro per reintegrare liquidi, zuccheri e sostanze nutrienti.
Il giorno della donazione dovrebbe essere una giornata di riposo ed è consigliabile, nelle ore successive alla donazione.
• Evitare il fumo per almeno 2 ore
• Evitare l’attività fisica impegnativa, gli sport agonistici ed attività pericolose o che richiedano doti di equilibrio Pranzare con alimenti facilmente digeribili ed astenersi dagli eccessi alimentari
• Bere almeno 1 litro di liquidi nell’arco della giornata, soprattutto in occasione della donazione di plasma, evitando bevande fredde
• Evitare l’assunzione di bevande alcoliche durante la giornata
• Esporsi al sole o al calore con prudenza e moderazione (bagni, spiagge, saune)
• Evitare la guida di mezzi di trasporto pubblico (autobus, taxi, treni, aerei)
• Non sottoporre a sforzi e non tenere flesso il braccio medicato, mantenere il tampone per almeno 6 ore
• Eventuali sintomi come nausea, sudorazione, vertigini, stanchezza, possono essere controllati assumendo la posizione seduta o, meglio, distesa con le gambe leggermente sollevate rispetto al corpo.
• Se dovesse verificarsi una lipotimia (svenimento), questa va trattata come al punto 9, magari facendosi aiutare da qualcuno
• Comunicare al Servizio Trasfusionale ogni eventuale malessere che si verificasse anche a distanza di qualche ora dalla donazione
Inoltre ai lavoratori dipendenti, o interessati dalle tipologie contrattuali previste dal Decreto Legislativo n. 276 del 10.09.2003 (Legge Biagi), viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.
Dove si dona
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso le Sezioni dell’A.D.V.S.G. della regione per informazioni oppure direttamente al Centro Trasfusionale del Servizio di Immunoematologia e Trasfusione del Sangue dell’Azienda per i Servizi Sanitari, presso gli Ospedali Civili, aperto dalle 8.00 alle 10.00 dal lunedì al sabato per ricevere le donazioni.
Inoltre dalle 11.00 alle 13.00 degli stessi giorni il Centro Trasfusionale è contattabile per informazioni telefoniche.
Indirizzo e orari di accesso per la sede di Gorizia
Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 “Isontina”
Ospedale di Gorizia - Dipartimento dei Servizi Diagnostici
Servizio di Immunoematologia e Trasfusione del Sangue (SIT)
Via Vittorio Veneto, 171 Gorizia
Edificio principale – Piano Terra
Lunedì 8.00 – 10.00
Martedì 8.00 – 10.00
Mercoledì 8.00 – 10.00
Giovedì 8.00 – 10.00
Venerdì 8.00 – 10.00
Sabato 8.00 – 10.00
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2 commenti:
accidenti! interessantissimi questi ultimi tuoi post!
...soprattutto per chi come me vorrebbe tanto farlo ma poi non trova mai il coraggio...chissà che alla fine, grazie anche a te, non mi decida sul serio...
se i miei post ti possono essere utili per deciderti ad andare a donare, son ben felice di averli scritti.
Io la considero un dovere civico che andrebbe trasmesso in famiglia e nelle scuole.
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