lunedì 22 febbraio 2010

Fischi e razzismo giovanile

Parlare male di Sanremo è come sparare sulla Croce Rossa. L'unica cosa che valga la pena sottolineare della settimana canora, rimane la contestazione dell'orchestra, veramente bella e spontanea. Peccato che il resto dell'Italia sia formato da persone senza un minimo di gusto musicale e culturale.
Piuttosto vorrei parlarvi dell'incontro tenutosi sabato mattina, con i donatori di sangue, nella scuola media di Gradisca d'Isonzo. Dopo esserci presentati, abbiamo mostrato ai ragazzi ed agli insegnanti, un filmato che illustrava i metodi per la donazione, i benefici che esso comporta, e chi più ne ha più ne metta.
Al termine, i ragazzi si sono scatenati con le loro domande, tutto bene finché un alunno un po cicciotto non ha esordito con la seguente domanda:
"Mettiamo il caso che in una coppia la moglie sia nera e il marito "normale", ci possono essere problemi quando il figlio potrà donare sangue?"
Allora, io adesso non conosco i genitori di questo "fanciullo" e non voglio neanche conoscerli, però... Magari salterà fuori che fanno parte della Lega, il che non mi stupirebbe.

martedì 16 febbraio 2010

Uno sguardo di luce dal cielo

Ci sono situazioni, emozioni che ti spaccano il cuore, ti feriscono l'anima, bloccano l'esistenza, il tuo essere uomo/donna, essere vivente. Ci sono momenti in cui ti accorgi di aver commesso una leggerezza e vorresti possedere una macchina del tempo per poter ripianare lo sbaglio.
Ma alle volte, un segno, una visione, uno stato emozionale, ti fanno capire che tutto è a posto, e le tue preoccupazioni svaniscono, si dissolvono nel nulla. Queste parole racchiudono il mio stato d'animo, il turbamento di un'anima scossa per una perdita improvvisa.
Tutto è iniziato giovedì mattina alle 7. Lo squillo del telefono ha interrotto il riposo quotidiano; era uno squillo sordo ma pesante e non presagiva niente di buono. Poi quel nome sullo schermo del portatile: "Nonna". Mia mamma capì subito, con la mano tremante si accinse ad aprire nuovamente la porta del dolore. La nonna aveva raggiunto il culmine della sua esistenza ed era tornata a fare coppia con il nonno.
Il primo pensiero è andato subito a quella mancanza, a quella rinuncia di passare il Natale con i parenti solo per evitare stupide discussioni, sguardi e parole non dette di cui non sento il bisogno di scriverne. Ho sempre cercato di evitare di cadere in queste trappole dettate da leggerezze superflue, ma, tirando le somme, ci sono cascato in un altro modo. Mia mamma e mio fratello l'avevano potuta salutare in gennaio, il mio risaliva ad almeno un anno e mezzo fa.
Eviterò di tediarvi selle peculiarità e sugli orrori che comporta un lutto nel meridione, magari in un altro post e con un altro spirito. Voglio solo raccontarvi di come un raggio di sole ha dissolto le mie turbolenze interne.
Il giorno del funerale il cielo era grigio e minaccioso, ed una pioggia ghiacciata aveva accompagnato il nostro ingresso nella chiesa. Grigiore si accumulava a grigiore, le lacrime si mischiavano alla pioggia. Nell'attimo in cui ci apprestavamo a recitare il Padre Nostro, ci siamo presi per mano (almeno così si usa) ed ecco che, all'improvviso, un raggio di sole ha squarciato le nuvole e si è insinuato nella finestra che dava sull'altare illuminandolo insieme alla bara della nonna. Per un attimo rimasi interdetto e mi accorsi che nessuno, nella macchinosità della liturgia, riuscì a scostarsene e ad accorgesene. All'inizio pensai "finalmente il tempo ci da un attimo di tregua". Mi sbagliavo, lo sguardo accecante del sole si interruppe con il concludersi della preghiera.
Un segno? Un messaggio? In un primo momento non l'avevo proprio considerato. Ma quando questo si è ripetuto proprio alla fine della liturgia, allora ho pensato subito che la nonna abbia voluto prima salutarmi e poi salutare un'ultima volta tutti i presenti.
Questo è stato, è e sarà il mio pensiero e la mia convinzione.

lunedì 8 febbraio 2010

Sviste e mancanze assassine

Mi ero ripromesso che quest'anno, avrei evitato di scrivere commenti e pensieri per la "Giornata della memoria" (smemorata). Avrei potuto parlare del lager "dimenticato" di Jasenovac (Croazia) e del suo custode beatificato Ante Pavelic. Avrei potuto parlare delle innumerevoli stragi colonialiste "dimenticate" o semplicemente, accantonate, ma non l'ho fatto. Perché? Semplicemente perché alla gente, stregata dai fiumi di parole mediatici, non gliene frega.
Però c'è un limite a tutto, e il "nostro Premier" l'ha ampiamente superato. Non posso rimanere inerte davanti alle allucinanti frasi proferite nella ex terra palestinese.
Riuscire a dichiarare di non aver visto un muro alto 8 metri compreso di fossati e filo spinato,è già una follia, ma dichiarare che il massacro di Gaza sia stata "un'operazione giusta" è quantomeno squallida e degna del miglior leccapiedi.
Mi scuso per le immagini qui riportate ma è doveroso ricordare che sono stati uccisi in 2 settimane, 1400 palestinesi di cui almeno 400 bambini. Sono state distrutte 2 sedi dell'ONU e la sede dell'UNRWA.
 
Banki Moon, per non essere da meno, è riuscito a nutrire perplessità sulla neutralità della Commissione Goldstone il quale, è bene ricordarlo, è un fervente sionista, è ebreo, ha presenziato nelle commissioni sul Darfur e sulla guerra nella ex Jugoslavia. Fino ad ora era stato presentato come persona neutrale ed affidabile, ora, improvvisamente, non lo è più. Insomma non va mai bene niente, se non mettono un ebreo è un antisemita, se mettono un ebreo, si vuole mascherare di imparzialità il tutto. Insomma cosa vogliono?

giovedì 4 febbraio 2010

mercoledì 3 febbraio 2010

BBC imbavagliata?


Riprendo l'appello accorato partito dall'articolo presente sul sito di Comedonchisciotte, e allego al mio blog il seguente servizio cancellato dal sito della BBC.
A quanto sembra anche il Times e l'Independent avrebbero cancellato i loro articoli. Solite pressioni dall'alto o qualcosa di peggio?
Nei prossimi giorni pubblicherò la seconda parte.

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