giovedì 13 marzo 2008

I seguiti e la fine della fantasia


Ormai è più di un anno che il cinema è preso dalla febbre dei seguiti (sequel per gli esterofili). E' uscito in questi giorni il primo filmato dell'atteso Indiana Jones 4 e ad una prima occhiata sembra promettere bene, humor, avventura, il classico Indy...



Tutto bene? Insomma... alla fin fine scorrendo i vari titoli in cantiere, e i film già usciti una domanda è d'obbligo: ma la creatività dove è finita? La si trova sempre più raramente o solo nei cartoni animati sempre meno adatti ai bambini. Da "Il Signore degli anelli" in poi, è stato tutto un rincorrere alle saghe, trilogie, seguiti e contro seguiti tutto per cercare di cavalcare l'onda e guadagnare il più possibile, ma la qualità? Nella maggior parte pessima. E se il maghetto Harry Potter si salva (più per il numeroso gruppo di piccoli e grandi fan che per la bellezza dei film) il resto arranca. Così Eragon, dopo il primo fallimentare film, sembra sparito, mentre dovrebbero arrivare il secondo capitolo del poco esaltante "Le cronache di Narnia", e a Natale "La bussola d'oro". In compenso abbiamo assistito all'inutile Rambo 4 (è previsto un 5° capitolo sic...) e Rocky 5 (o 6 ho perso il conto...), in campo fumettistico le cose non vanno meglio. Tolti l'ultimo Batman di Cristopher Nolan, i primi due "Spiderman" e "X-Men", "Sin city", il resto è da dimenticare o quasi. Pessimi i due capitoli de "I fantastici 4", orrendo "Catwoman", deludenti "Superman" e "Hulk". In attesa della nuova fatica di Spielberg e compagnia, del nuovo Batman e dell'inizio riprese de "Lo Hobbit" da parte di Guillermo Del Toro (che potrebbe sorprendere più di qualche affezionato hobbit che ha storto il naso dopo l'addio di Peter Jackson), speriamo che alcuni flop ai botteghini portino le case produttrici a dare nuovamente libertà creativa ai registi (e non a Michael Bay....).

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