lunedì 3 novembre 2008

Il festival della parola


Come si fa a recensire il teatro di Alessandro Bergonzoni? Non è facile rimanere distaccati e non farsi trascinare dal suo virtuosismo orale. Il suo ultimo monologo si intitola "Nel", ed è un teatro essenziale dove non troverete scenografie o coreografie mastodontiche, vi troverete solo lui, due tavolini coperti da un lenzuolo bianco e l'arte della parola. La sua proprietà del linguaggio è incredibile, riesce a trascinarti in cunicoli di lettere, frasi e discorsi apparentemente senza senso per due ore di fila senza fermarsi mai. Il suo non è teatro, è sperimentazione, è una vera e propria esperienza in cui bisogna solo immergersi e lasciarsi travolgere. Bergonzoni stravolge le frasi, è come una furia, un fiume in piena che, una volta calato il sipario ti sorprende con una sorpresa finale tanto gradita quanto divertente.
Insomma come si fa a recensire un suo monologo? Usando il suo metodo verrebbe da rispondere: Recensire? Ma cosa vuol dire, che bisogna rifare un censimento?
"E' come vedere una matita morire d'un tratto sopra una mina"

Voto: 9

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Adoro il modo in cui scrivi. SEnza neanche aver mai visto una sua opera mi hai fatto seubito venir voglia di conoscerlo!

Balda ha detto...

Rosy:
Molto gentile da parte tua. Cercherò di fare del mio meglio :-) (sempre nella speranza di avere l'ispirazione giusta.....)

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