giovedì 6 novembre 2008

Obama? Yes they can (we no).


« Ho un sogno: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: “Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali” » Martin Luther King, 28 Agosto 1963

Si è detto di tutto, si è detto di più, si è detto troppo. Giustamente era, ed è, l'argomento principale della settimana. Qualcuno ne è rimasto deluso (B 16 e il Berlusca perdono il loro "migliore amico"), qualcuno ha gioito per risollevarsi il morale (Veltroni), qualcuno vive nella speranza (il resto del mondo). E ora? La speranza è che tanta attesa non lo schiacci (o chi c'è dietro a lui...) e che possa lavorare in pace ma soprattutto LIBERAMENTE. Il tempo ci dirà il gioco vale la candela, una cosa è certa peggio di Bush non si può fare.

A seguito riporto alcuni link dove troverete freddure divertenti, amare, serie e qualche appunto storico.
Politica in diretta: Yes, they can;
Spinoza: Gimme hope Obama;
Sarà vero;
Libero di Volare: La tratta dei neri;

Aggiornamento serale per l'aggiunta del we no nel titolo.
Dal Telegraph:
Berlusconi, un ex cantante da crociera che non va mai in giro senza la sua abbronzatura, è famoso per le sue battute talvolta inappropriate.
In un intervento durante una visita di stato in Russia, ha detto di voler tentare di migliorare i rapporti tra il presidente russo Dmitry Medvedev e il nuovo leader americano.
“Non vedo problemi per Medvedev nello stabilire buoni rapporti con Obama, che è anche bello, giovane e abbronzato”

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