Come dare torto a Paolo Sorrentino? In attesa dell'uscita italiana del suo ultimo film
"This must be the place", il regista si concede ai giornalisti e fa capire come il cinema italiano manchi di coraggio. In effetti se guardiamo i film usciti negli ultimi 5 anni (e forse di più), non troviamo molta varietà. Tra cinepanettoni, commedie e commediole quasi tutte uguali, e film falsamente d'autore (più noiosi che altro), non c'è molto da stare allegri, anzi mi verrebbe da dire che proprio Sorrentino è l'unico regista originale o che, per lo meno, prova a differenziarsi dalla massa. Se Muccino ha lasciato un lavoro a metà, ma quasi preconfezionato, speriamo che il regista napoletano abbia più fortuna.
Riporto alcune dichiarazioni rilasciate:
"C'è poca concorrenza. Si è creato un oligopolio che appiattisce
la produzione. C'è tanta paura nel provare a fare qualcosa di diverso,
anche perché girare un film costa tanto".
"In Italia c'è un panorama molto attraente. Basta aprire un
giornale e la cronaca o la politica ti offrono un sacco di spunti. I
personaggi più interessanti alla fine sono quelli che fanno cose malsane
al Paese e da noi, purtroppo, ce ne sono tanti".
Ripeto, come dargli torto?