giovedì 20 ottobre 2011

This Must Be The Place


Titolo Originale: This must be the place
Titolo Italiano: Id.
Regia:
Interpreti:

Sceneggiatura:
Fotografia:
Musiche:
Durata: 120'
Anno: 2011




Trama: Cheyenne, ebreo ed ex rockstar di musica goth, rossetto rosso e cerone bianco, conduce una vita più che benestante a Dublino, trafitto da una noia che tende talora ad interpretare come leggera depressione. La morte del padre, con il quale aveva da tempo interrotto i rapporti, lo riporta a New York. Qui, attraverso la lettura di alcuni diari, mette a fuoco la vita del padre negli ultimi trent'anni, durante i quali il genitore aveva cercato ossessivamente un criminale nazista rifugiatosi negli Stati Uniti. Cheyenne decide così, contro ogni logica, di proseguire le ricerche del padre e di mettersi alla ricerca di un novantenne tedesco probabilmente morto di vecchiaia.


Che colore ha la delusione (non totala ma parziale)? Nera come l'anima dark che permea il personaggio di Cheyenne (un grande Sean Penn). Aspettavo con ansia il nuovo film di Sorrentino, tanto più perché questo film segnava l'esordio americano. Attenzione il talento non si discute ed è intatto. Grandi e ricercati movimenti di macchina, originalità di rappresentazione, il gusto del grottesco, ma la storia non va, o per lo meno non del tutto. Questa deriva verso l'Olocausto, sembra una forzatura pre-imposta, una forzatura che da una svolta a cui non segue un'adeguato sviluppo. Anche perché non reputo Sorrentino persona adatta a trattare certi temi, e la rappresentazione finale me ne da conferma. E' un peccato perché la prima parte depressivo-grottesca, funziona bene e Sean Penn da un impronta fondamentale (da rivedere in lingua originale) ad ogni situazione.
La seconda parte si trasforma in un road movie interessante ma dagli sviluppi deludenti. Vedere girare Sean Penn con un trolley a fargli da continuo compagno di viaggio, è a tratti spassoso, ma alla lunga manca qualcosa, un perché, che la sola ricerca di sè stesso non colma. La forzatura evidenziata in precedenza doveva essere quel rafforzativo che completava e dava corpo all'opera, ma il fallimento è quasi totale.
Frances McDormand è una spalla ed una faccia perfetta per il mondo cinematografico di Sorrentino, e se la sua collaborazione oltre oceano continuerà, spero in un continuo collaborativo tra i due.
Insomma considerando gli ampi spazi americani e degli innumerevoli personaggi strambi che li popolano, tutti adatti al pensiero sorrentiniano, spero nei prossimi sviluppi, in una sceneggiatura più adatta e ben costruita, e in una spinta di fiducia da parte del pubblico.

Il trailer:

La battuta:
"Il problema è che passiamo troppo velocemente dall'età in cui diciamo "farò così" a quella in cui diremo "è andata così"

Il film è: Delusione
Voti:
35mm: 3 / 5
CinemaDelSilenzio: 7,25
Cinematografo: 4 / 5
FilmScoop: 7,02
FilmTV: 4 / 5
IMDB: 7
MoviePlayer: 8,20
MyMovies: 3,62 / 5
Spietati: 5
MIO: 5,5

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