venerdì 7 ottobre 2011

Carnage


Titolo Originale: Carnage
Titolo Italiano: Id.
Regia:
Interpreti:
Sceneggiatura:
Fotografia: Pawel Edelman
Musiche: Alberto Iglesias
Durata: 79'
Anno: 2011


Trama: La resa dei conti tra due ragazzini undicenni sfocia in una lite violenta. I genitori della 'vittima' invitano i genitori del 'teppista' a casa loro per cercare di risolvere la faccenda. Gli iniziali convenevoli scherzosi si trasformano presto in battute al vetriolo che sfoceranno in un crescendo di rivelazioni sulle ridicole contraddizioni e i grotteschi pregiudizi dei quattro genitori, nessuno dei quali sfuggirà al conseguente massacro.


"Io credo nel dio del massacro. Il dio che regna incontrastato dalla notte dei tempi...". E ci crede anche Roman Polanski, perché alla gente piace massacrarsi, è una cosa naturale; sul lavoro, per strada, al supermercato, ogni occasione è buona per massacrarsi verbalmente. Il regista riprende il testo teatrale di Yasmina Reza (che ha partecipato alla stesura della sceneggiatura), che, partendo da un "banale" dissidio tra 2 bambini, sfociato poi nell'aggressione al viso con un ramo, si trasforma in una miccia micidiale tra le due coppie di genitori chiamate a confrontarsi per derimere la vicenda.
Ma lo scontro ne cela molti di più. E' un continuo capovolgimento delle parti e di alleanze (Foster/Reilly contro Winslet/Waltz, Foster/Winslet contro Reilly/Waltz), c'è la parte falsamente perbenista e acculturata, sensibile ai problemi del mondo, ma capace di limitarsi alla scrittura di libri (Foster), che si scontra con quella ricca menefreghista che non guarda in faccia a nessuno (Waltz). C'è il materialismo delle persone, pronte a disperarsi per la perdita o dannegiamento delle proprie "divinità" (il cellulare, il libro d'arte, la borsa con i trucchi per il viso). C'è il ribaltamento delle personalità, c'è tutta la natura barbara ed incivile dell'essere umano che cova nelle anime per poi uscire più aggressive che mai alla prima occasione.
Insomma Polanski ci racconta uno spaccato della società odierna, un'incontro di boxe verbale che poteva prendere forza solo nelle mani di un regista con caratteristiche teatrali, abituato a rinchiudere i suoi protagonisti in una specie di gabbia.
Il comparto attoriale è stato assortito in modo superbo (e ce n'era bisogno per un film del genere), con quattro mastini della recitazione pronti a donarsi anima e corpo. A mio avviso la coppia migliore è quella formata dalla Winslet (magnifica, specialmente nella sua passività dei secondi piani, a dar naturalezza e veridicità alla vicenda) e da Waltz (perfetta faccia da schiaffi come avvocato), mentre, a tratti, ho trovato la Foster eccessivamente isterica, mentre il pur perfetto Reilly, si vede soccombere di poco dal'avversario maschile.

Il trailer:

La frase:
"Io credo nel dio del massacro. Il dio che regna incontrastato dalla notte dei tempi..."

Il film è:


VOTI:
35mm: 3,5 / 5
CinemaDelSilenzio: 7,50
FilmScoop: 7,60
FilmTV: 4 / 5
IMDB: 8,30
MoviePlayer: 8,30
MyMovies: 3,86 / 5
Spietati: 7,09
MIO: 7,5

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