mercoledì 9 novembre 2011

Le Avventure di Tin Tin


Titolo Originale: The Adventures of Tintin: Secret of the Unicorn
Titolo Italiano: Le avventure di Tintin: il segreto dell'unicorno
Regia:


Interpreti:















Sceneggiatura:
Fotografia:
Musiche:
Durata: 107'
Anno: 2011


Trama: Tintin deve risolvere un enigma legato a un antico tesoro appartenuto a Sir Francis Haddock, antenato di Captain Haddock. I due si mettono alla ricerca del tesoro facendosi aiutare da un carcerato in fuga che ha tentato di localizzare il tesoro già in precendenza, dai due pasticcioni Detective Thompson e Thomson e dal supporto scientifico del Professor Calculus.



Un puro esercizio di stile, così si può riassumere l'ultimo lavoro di Steven Spielberg. Grande innovatore dal punto di vista tecnico, c'era grande attesa per questa prima sperimentazione della tecnologia 3D, tanto più vista la collaborazione con Peter Jackson. Ed infatti la sensazione di pura e semplice sperimentazione aleggia per tutta la durata del film. Grande grafica, sequenze mozzafiato, il solito ochhio spilberghiano, ma alla fine della conta rimane un senso di nulla, si rimane con l'impressione di aver passato quasi due ore in una sala buia di fronte ad immagini e una storia che non rimarrà nella memoria. Non c'è un innovazione tecnica da ricordare, una forma che sappia prendere lo spettatore senza più mollarlo. Fra un mese se ne saranno dimenticati tutti, anzi c'è la paura che avvenga già all'uscita dalla sala.
Purtroppo il problema principale sembra risiedere proprio nel protagonista. Poco coinvolgente, si vorrebbe riproporlo come un nuovo Indiana Jones, ma il carisma e l'ironia mancano del tutto. Troppo fortunato, troppo intelligente, sembra quasi immune da difetti. Meglio delineati il Capitano Haddok, anche grazie all'esperienza di Andy Serkis nell'utilizzo della motion capture, la coppia di poliziotti Dupont (la parte comica del film) e, soprattutto il cane Milou.
Tirando le somme possiamo stare qua a discutere ore sulle possibilità tecniche della computer grafica con sequenze impossibili da realizzare nella realtà umana. Possiamo parlare delle continue idee di montaggio e cambio scena (una stretta di mano che si trasforma nelle dune del deserto), però pretendo che sotto la scorza visiva ci sia anche qualcosa di sostanzioso. Il vuoto lo posso tollerare da uno come Michael Bay, ma da Spielberg è lecito aspettarsi altro una buona volta. Di sperimentazioni ne ha fatte fin troppe, di gemme tecniche ne abbiamo piene le pagine, ma voglio cominciare a vedere sostanza dall'eterno Peter Pan cinematografico. Non posso leggere solo elogi e magnificenze su qualsiasi prodotto targato Spielberg, solo per il suo nome, mentre poi si castrano, o si cerca di castrare, per ogni minima sciocchezza altri registi (vedi l'ultimo Nolan, dove c'era la gara da parte di certa critica che si spendeva a fare paragoni proprio tra i due, senza accorgersi che il vero vuoto si nasconde nel primo).
Essendo programmata una trilogia intorno al personaggio di Tin Tin, spero che i due capitoli successivi siano una evoluzione di questo, ma non dal punto di vista tecnologico, non se ne sente il bisogno. Spero che gli esperimenti siano finiti, e che sia arrivata l'ora di crescere un pò.


Il trailer:


La battuta:
"L'unicorno è fatto della stessa sostanza dei sogni... i sogni dei bambini."

Il film è: OK

Voti:
35mm: 3,5 / 5
Best Movie:  4 / 5
CinemaDelSilenzio: 7,5
Cinematografo: 4 / 5
FilmScoop: 7,21
FilmTV: 4 / 5
IMDB: 7,8

MoviePlayer: 7
MyMovies: 3,99 / 5
Spietati: 7,40
MIO: 6

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